"Una campagna elettorale di basso livello della destra: essere una donna giovane aizza i sentimenti peggiori della politica più ignorante": così afferma la candidata del centrosinistra alle prossime elezioni comunali Silvia Salis durante la presentazione di oggi a Sestri Ponente del candidato presidente del Medio Ponente Fabio Ceraudo, rispondendo alle affermazioni di ieri di Maurizio Gasparri, il capogruppo di Forza Italia in Senato, che parlando di lei ha detto: "La politica non si inventa: le elezioni non sono un concorso di bellezza".
"Sono attacchi indegni, gli ultimi da parte di Maurizio Gasparri ieri pomeriggio", ha affermato durante la presentazione il candidato Fabio Ceraudo, esprimendo solidarietà a Salis.
La "vita personale di una candidata è stata messa in piazza perché non hanno argomenti", prosegue Salis, sottolineando che gli avversari politici "stanno evidentemente perdendo terreno" e così "passano direttamente agli attacchi personali".
E ancora, riferendosi alla foto condivisa sui social che ritrae la candidata assieme al figlio: "Abbiamo visto come certi assessori fanno dei post però poi li cancellano - afferma -. Post che sono stati condivisi senza oscurare la faccia del bimbo: è una vergogna sociale di una classe politica impreparata. In politica si sale, non si scende in un'arena del fango dove vale tutto 'buttando' un bimbo di sei mesi in braccio alla madre nella fogna dei social".
"Ma noi siamo migliori e non risponderemo abbassandoci a loro - prosegue -. L'unica risposta è mandare a casa questa classe dirigente inadeguata. Dico, però, che fosse stato un uomo, non sarebbe mai accaduto un fatto del genere".
"Io credo che la mia avversaria debba smetterla di fare la vittima", ha affermato il candidato sindaco del centrodestra Pietro Piciocchi. E, proprio sul fatto di "fare la vittima", Salis afferma: "Io vittima? Non rispondo nemmeno, perché non merita replica".
Un "cambiamento" che fa "sempre paura e si cerca di screditarlo": "Ma si attacca chi è in vantaggio - continua -. Siamo ormai troppo avanti per farci fare un fallo: è gia domani".














