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Eventi | 06 maggio 2025, 08:00

Pivio, Aldo De Scalzi e la Caretta Big Band insieme a Genova per celebrare il suono del cinema

Martedì 6 maggio alla Biblioteca Universitaria alle ore 17 si alterneranno racconti ed esecuzione dal vivo di alcuni brani più significativi della carriera dei due maestri, riarrangiati dal musicista Aron Aboukhalil: “Una responsabilità e un grande onore”

“Non esiste cinema senza musica”: da questo principio, anche un po’ provocatorio, nasce l’evento organizzato alla Biblioteca Universitaria di Genova di via Balbi per martedì 6 maggio alle ore 17. La musica non è solo un complemento alle immagini, ma una parte inscindibile della narrazione cinematografica, ed è su questa riflessione che Pivio e Aldo De Scalzi, due firme di riferimento della musica per il cinema italiano, faranno partire il talk che vedrà protagonista anche un quartetto d’archi d’eccezione, composto da alcuni dei musicisti della Caretta Big Band. A raccontare i dettagli dell’evento è Aron Aboukhalil, compositore, arrangiatore e tra i promotori dell’iniziativa. 

La scelta della location non è casuale, e non è raro che vi si organizzino piccoli eventi musicali, soprattutto con ensemble da camera” spiega. L’evento di martedì rappresenta una sorta di evoluzione di una precedente collaborazione tra Aboukhalil e i due musicisti : “A febbraio, in occasione del Seeyousound Festival e della prima del documentario "Musica con la pianola", dedicato alla loro carriera, mi hanno commissionato una ventina di arrangiamenti per quartetto d’archi. Dovevano essere eseguiti live, prima al festival, poi in altri contesti”. I brani scelti sono tra i più rappresentativi del repertorio di Pivio e Aldo: “Non era una cosa leggera – continua Aron –. Non si trattava di brevi inserti per qualche scena, ma dei venti brani più importanti della loro carriera. Quando mi hanno chiesto di arrangiarli, mi ha colpito. È stata una grande responsabilità e un grande onore”.

Il talk di martedì 6 maggio non prevede la proiezione del documentario, ma alternerà il racconto della musica per immagini alla sua esecuzione dal vivo, con il quartetto d’archi della Caretta Big Band che interpreterà gli stessi arrangiamenti creati per il festival. Proprio la Caretta Big Band è un altro tassello importante della storia. Nata da un’idea di Aboukhalil e del collettivo di cui fa parte, in collaborazione con Pivio e sotto il patrocinio di Aldo De Scalzi, la Big Band si presenta come un progetto aperto e sperimentale. “In realtà non siamo una big band in senso stretto – precisa Aron –. La big band tradizionale risponde a schemi precisi, siamo un ensemble libero e molto ampio. Il nostro obiettivo è reagire alla tendenza, ormai diffusa, di ridurre sempre di più il numero di musicisti nella musica live. Tutto si restringe: si passa da una band intera a un solo microfono. Ma c’è ancora tanta gente che vuole suonare. Noi vogliamo creare uno spazio per questo”.

Un altro obiettivo dichiarato è dare visibilità a strumenti che solitamente restano ai margini della musica leggera: “Quando vai a un concerto pop, difficilmente vedi un fagotto sul palco. Ma perché? Anche chi suona strumenti classici dovrebbe avere l’opportunità di esibirsi in contesti diversi”. La Caretta Big Band è composta da musicisti giovani, tutti sotto i trent’anni, e provenienze varie: “Io sono italo-libanese – aggiunge Aron – e la band riflette questa varietà. Siamo una realtà eterogenea che vuole includere e dare spazio”.

Il legame tra Aron e Aldo De Scalzi affonda le radici in un’esperienza precedente, quella del documentario La Nuova Scuola Genovese, dedicato al dialogo tra cantautorato e hip hop. “Lì ho composto le musiche sotto la supervisione di Pivio e Aldo. Da quel momento, soprattutto con Aldo, è nato un rapporto di collaborazione. Lui vive a Genova, e da allora è come se ci fosse una relazione da maestro ad allievo: lavorare con lui è molto gratificante, anche per la fiducia che dimostra di avere nei miei confronti e nel progetto che stiamo portando avanti”. Una fiducia che si è trasformata in un lavoro concreto, condiviso e creativo: “Con la Big Band, Aldo mi ha praticamente sponsorizzato. E io ogni giorno mi sbatto per rendere senso a questa fiducia. L’esperienza del Seeyousound e dei quartetti d’archi è stata meravigliosa: toccare la loro musica, lavorarci sopra, non è come scrivere insieme, ma è qualcosa che ti cambia. Ti responsabilizza”.

Il quartetto è composto da Leonardo Caridi, Alessia Vinai, Giada Bassani, Carola Bellino.

Concertatore: Andrea Alinovi

Tecnici: Luca Ambrosi, Simone Meneghelli

Per il live: Pivio e Aldo De Scalzi e Armanda De Scalzi

L’ingresso all’evento è gratuito.

Chiara Orsetti

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