Dal comignolo è ancora fumata nera: oggi è iniziato ufficialmente il secondo giorno di Conclave che vedrà eleggere il nuovo Papa, con le votazioni iniziate alle ore 9.30, dopo la prima fumata nera di ieri, mercoledì 7 maggio, che ha lasciato con il fiato sospeso migliaia di fedeli per oltre tre ore.
Nell'arco dell'intera giornata sono previste quattro votazioni e due fumate: la prima alle 10.30, se bianca e alle 12 se nera, mentre nel pomeriggio alle 17.30, anche in questo caso solo se bianca, oppure intorno alle 19 se nera.
Un'attesa lunga, quella di ieri, che si è protratta per oltre tre ore, ma non è la prima volta: il 12 marzo 2013, l'anno dell'elezione di Papa Francesco, dopo la pronuncia dell'Extra Omnes alle 17.33, si attese fino alle 19.41 per la fumata che fu nera, esattamente due ore e otto minuti dopo. Ma tra le varie elezioni, la più veloce è stata nel 1503 con Papa Giulio II, eletto in trenta ore.
Mai nella storia è stato eletto il Vescovo di Roma alla prima elezione: così, domani, i centotrentatré Cardinali torneranno a votare, precisamente quattro volte, finché non si raggiungerà la maggioranza dei due terzi delle preferenze, la più importante della storia, per un totale di ottantanove voti.
"Prometto e giuro di osservare il segreto assoluto con chiunque non faccia parte del collegio dei cardinali elettori, e ciò in perpetuo, a meno che non ne riceva speciale facoltà data espressamente dal nuovo pontefice eletto o dai suoi successori, circa tutto ciò che attiene direttamente o indirettamente alle votazioni e agli scrutini per l'elezione del sommo pontefice": questo il testo del giuramento che hanno prestato ieri nella cappella Sistina i centotrentatré cardinali elettori, di sessantasei Paesi diversi e da tutti i continenti: cinquantatré europei con diciassette italiani.