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Attualità | 08 maggio 2025, 09:47

Verso il nuovo Papa - Un secolo di Conclavi: da Pio X a Papa Francesco, ecco i voti che hanno fatto la storia della Chiesa fino ad oggi

Dalla fumata bianca al solenne annuncio 'Habemus Papam': in totale sono stati otto i conclavi che hanno attraversato guerre, riforme e colpi di scena all'interno della Chiesa che ne hanno visto 'stravolgere' comunicazione e organizzazione

Foto Facebook Vatican News

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Dal 1903 al 2013 la Chiesa cattolica ha dovuto affrontare in otto occasioni il momento più solenne e delicato della sua vita istituzionale: l’elezione del Pontefice. Dai conclavi rapidi a quelli tormentati, da elezioni scontate a colpi di scena inaspettati, ecco come sono andati i conclavi del XX e XXI secolo, che hanno visto nel corso di tutti questi anni riformarsi sempre più la Chiesa, stravolgendone non solo la comunicazione ma anche l'organizzazione interna. 

Il primo conclave del Novecento si svolse nel 1903, dopo la morte di Leone XIII. A essere eletto fu Giuseppe Sarto, patriarca di Venezia, che assunse il nome di Pio X. Il conclave durò quattro giorni, dal 31 luglio al 4 agosto, con sette scrutini. Fu un'elezione segnata dal controverso veto imposto dall’Impero austro-ungarico contro il cardinale Rampolla del Tindaro, favorito di Leone XIII. Il veto fu comunicato dal cardinale Puzyna, delegato dell’imperatore Francesco Giuseppe. Pio X, una volta eletto, abolì per sempre il diritto di veto negli affari ecclesiastici.

Nel 1914 i cardinali si riunirono di nuovo per scegliere il successore di Pio X. Il conclave si svolse tra il 31 agosto e il 3 settembre. Dopo dieci scrutini fu eletto Giacomo della Chiesa, che prese il nome di Benedetto XV.

Alla morte di Benedetto XV, nel 1922, si aprì un conclave che sarebbe durato cinque giorni, dal 2 al 6 febbraio. Dopo quattordici scrutini fu eletto l’arcivescovo di Milano Achille Ratti, futuro Pio XI. In quell’occasione fu concesso un tempo maggiore per permettere l’arrivo dei cardinali dagli Stati Uniti e da altri paesi lontani: segno di un conclave che si stava facendo sempre più internazionale.

Nel 1939, il conclave si concluse molto velocemente: dopo solo due giorni di votazioni, dal 1° al 2 marzo, e tre scrutini, venne eletto il cardinale Eugenio Pacelli, segretario di Stato vaticano, che prese il nome di Pio XII. Fu una delle elezioni più rapide della storia moderna, frutto di un consenso ampio attorno a una figura centrale nella diplomazia vaticana.

Alla morte di Pio XII, nel 1958, il conclave durò quattro giorni, dal 25 al 28 ottobre: dopo undici scrutini fu eletto il patriarca di Venezia Angelo Roncalli, che scelse il nome di Giovanni XXIII. Considerato da molti un "papa di transizione" per via dell’età avanzata, Giovanni XXIII ha sconvolto il mondo convocando il Concilio Vaticano II, l’evento che più di ogni altro ha segnato la Chiesa contemporanea.

Il conclave successivo, nel giugno 1963, fu relativamente breve: dopo tre giorni di votazioni e sei scrutini, il 21 giugno venne eletto l’arcivescovo di Milano Giovanni Battista Montini, che assunse il nome di Paolo VI, che viene ricordato per aver avviato una profonda riforma liturgica e dialogando con il mondo moderno in un clima di crescente secolarizzazione.

Il 1978 fu un anno particolare perché segnato da due conclavi: il prrimo, in agosto, portò all’elezione del patriarca di Venezia Albino Luciani, che divenne Giovanni Paolo I, dopo un conclave durato appena due giorni, dal 25 al 26 agosto, con quattro scrutini. Tuttavia, il suo pontificato fu il più breve del Novecento: appena trentatré giorni. Dopo la sua improvvisa morte, i cardinali si riunirono di nuovo nell’ottobre dello stesso anno e dopo tre giorni di conclave e otto scrutini, il 16 ottobre fu eletto il cardinale polacco Karol Wojtyła, che assunse il nome di Giovanni Paolo II, diventando il primo Papa non italiano dopo più di quattrocentocinquant'anni, e il suo pontificato, durato ventisette anni, ha segnato un'epoca che ha visto stravolgere l'intera comunicazione della Chiesa. 

Alla morte di Giovanni Paolo II, nell’aprile del 2005, il conclave si aprì rapidamente. Dopo appena due giorni di votazioni e quattro scrutini, il 19 aprile fu eletto Joseph Ratzinger, già decano del Collegio cardinalizio, che prese il nome di Benedetto XVI. La sua elezione fu tra le più rapide, segno della fiducia dei cardinali nella sua figura teologica e istituzionale. Benedetto XVI passerà alla storia anche per la sua rinuncia al papato, nel 2013, primo caso dopo secoli.

Infine, il conclave del 2013, apertosi il 12 marzo dopo la storica abdicazione di Benedetto XVI, si concluse il giorno seguente, il 13 marzo. Dopo cinque scrutini fu eletto l’arcivescovo di Buenos Aires Jorge Mario Bergoglio, primo papa gesuita, primo latinoamericano, e primo a scegliere il nome di Francesco. La sua elezione segnò una svolta, con un pontefice attento ai temi della povertà, della riforma della Curia e della fraternità universale.

Come funziona un conclave

Per essere eletto, un cardinale deve ottenere una maggioranza qualificata dei due terzi dei voti. Nel 2007, Benedetto XVI ha modificato le regole, abolendo la possibilità (introdotta da Giovanni Paolo II) di passare alla maggioranza semplice dopo numerosi scrutini. Attualmente, ogni giorno si tengono fino a quattro votazioni, con la famosa fumata bianca che segnala l’elezione.

Federico Antonopulo

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