Oggi pomeriggio, presso la sala trasparenza, sono state presentate la 62esima edizione del ‘Festival Internazionale di Musica da Camera di Cervo‘ e la 12esima edizione di ‘Cervo ti Strega‘, in programma a partire dal 10 luglio fino al 5 settembre, eccetto la presentazione nazionale del Premio Strega prevista per il 5 luglio.
Durante la conferenza di presentazione, presenti Marco Scajola, assessore all’Urbanistica e al Paesaggio Regione Liguria, il vicepresidente di Regione Liguria, Alessandro Piana, il sindaco di Cervo, Lina Cha, il consigliere delegato alla Cultura, Walter Norzi e il presidente della commissione artistica del Festival, Roberto Iovino.
Sarà il celebre psicanalista e scrittore Massimo Recalcati a inaugurare l'edizione n. 62 del Festival Internazionale di Musica da Camera di Cervo. L'appuntamento è per giovedì 10 luglio (ore 21,30) nella storica e suggestiva piazza dei Corallini.In totale saranno diciannove gli appuntamenti in cartellone con una proposta estremamente articolata, dal classico al jazz, dalla musica etnica all'elettronica. Sono inoltre confermate anche quest'anno le collaborazioni già avviate in passato con vari prestigiosi Concorsi Internazionali, dal "Queen Elisabeth" al "Geza Anda" all'"ARD Competition". Una delle "mission" centrali della manifestazione ligure è, infatti, da sempre l'attenzione ai giovani talenti nazionali e internazionali e quest'anno il pubblico potrà ascoltare tre artisti (il pianista Ilya Shmukler, il violinista Joshua Brown e la violoncellista Maria Zaitseva) sicuramente destinati a una carriera di prim'ordine.
Accanto alle nuove leve, ci saranno naturalmente anche nomi di rilievo: basta ricordare Stefano Bollani, pianista poliedrico che ama passare dal classico al jazz al pop imprimendo in ogni esecuzione il marchio di una personalità assolutamente unica.
Per quanto riguarda la scelta dei programmi, è prevalente naturalmente la produzione ottocentesca con i grandi protagonisti della storia. Attenzione è stata prestata ad autori dei quali cade nel 2025 una ricorrenza: si citano Maurice Ravel (150 anni dalla nascita) e soprattutto l'imperiese Luciano Berio (primo centenario della nascita). Ma il cartellone offrirà anche serate meno consuete come una performance di musica elettronica o un viaggio nella produzione etnica palestinese, quest'ultima proposta da Michael Barenboim con l'Ensemble Nasmè: sarà, la serata del 26 agosto, un evento particolarmente interessante per l'incontro fra due culture differenti, un dialogo che la musica più di qualsiasi altra arte può favorire.
Anche quest'anno, poi, il Festival si concluderà con i docenti dell'Accademia Internazionale Estiva che, come nel passato, si terrà a Cervo nella prima settimana di settembre.
In questa ottica va segnalato anche il legame che il Festival ha stretto con molti Istituti scolastici dell'imperiese (da Sanremo a Imperia, da Diano a Cervo): studenti di varie fasce d'età si avvicinano alla manifestazione, sono coinvolti a vario livello e hanno l'opportunità di incontrare alcuni degli artisti nel pomeriggio che precede il concerto. Un modo simpatico e informale per avvicinarsi al mondo della musica.
A Cervo è una "manifestazione che non può non essere nel cuore di chi vive a ponente ma direi di tutta la Liguria - sottolinea l'assessore Scajola -. Si tratta di una manifestazione di grandissimo livello, con ospiti di caratura internazionale, in una location straordinaria dove tante persone assistono a questi meravigliosi spettacoli".
"Ringraziamo la sindaca Cha e tutta l'amministrazione perché fanno qualcosa di straordinario nell'andare a far vivere un luogo che è un'eccellenza dei borghi del turismo ligure della provincia di Imperia - continua -, che portano un livello di cultura di alto livello. Noi come Regione Liguria sono anni che la sosteniamo e la valorizziamo unito ad un contesto dove c'è una grande operazione di valorizzazione e riqualificazione urbana, questo anche perché il turismo lo si fa in luoghi di qualità".
Cervo è una "meta turistica incredibile e agli spettacoli si sentono tante lingue straniere, ciò significa che una notorietà oltre i confini dell’italia - aggiunge -. Parliamo di piccoli comuni che da soli non potrebbero gestire un’organizzazione così immensa e questo è un grande lavoro che noi facciamo con soddisfazione".
Il Festival Internazionale di Musica da Camera di Cervo "è molto più di un evento culturale: è un esempio concreto di come la cultura possa diventare volano di crescita, attrattività e valorizzazione del territorio", afferma Alessandro Piana.
"Grazie a una proposta artistica di altissimo livello, capace di coniugare tradizione e innovazione, questo Festival porta prestigio al nostro entroterra, favorisce il turismo di qualità e rafforza l’identità di un borgo che ha scelto di puntare sulla bellezza, sull’arte e sulla sostenibilità. La Regione Liguria è fiera di sostenere manifestazioni come questa, che parlano al cuore grazie alla musica e alla cultura e contribuiscono, con concretezza, allo sviluppo dei nostri territori", aggiunge.
“Come è consuetudine, la conferenza stampa di primavera presenta in anteprima il cartellone estivo e la scelta di aprire a Genova non è casuale: Cervo oggi è il più longevo festival musicale di Liguria e ormai da tempo si apre a tutta la sua regione, con collaborazioni che oltra alla qualità artistica rafforzano complessivamente l’offerta culturale e turistica della nostra Regione nel suo insieme: cito tra gli altri e a puro titolo di esempio il Festival di Carro e l’Amfiteatrof di Levanto, con il quale anche quest’anno facciamo squadra, da Ponente a Levante, passando per Genova con la GOG – Giovine Orchesta Genovese e con il Premio Paganini, che ad ogni edizione presenta nel nostro Borgo i suoi migliori talenti, per finire a Borgio Verezzi, con il Festival teatrale organizzato a due passi da Cervo. Dopo un decennio denso di scelte innovative e sostanziali, improntate al cambiamento per cogliere anno dopo anno le suggestioni e le tendenze di un tempo nuovo per coniugarle con il patrimonio eterno della Grande Musica, il 62mo Festival inaugura un nuovo impianto organizzativo”, ha dichiarato Lina Cha, sindaco di Cervo.
"Il festival che è il più longevo a livello regionale, diciamo ormai da diversi anni, segue un filone, un itinerario artistico collaudato e solido, che è quello di mettere insieme sia esperienze di musica da camera, sia anche altre esperienze musicali, ad esempio jazz, la canzone d'autore. Quindi anche quest'anno si riprenderà un filone del genere, con 19 appuntamenti e con alcuni nomi sicuramente di alto livello", afferma Roberto Iovino, presidente della commissione artistica del Festival.
"Vorrei solo ricordare la presenza di talenti giovani: il festival da anni ha una collaborazione con importanti concorsi internazionali e quest'anno avremo tre vincitori di altrettanti concorsi. Quindi sì, largo ai giovani, naturalmente opportunamente selezionati, ma è importante che anche loro abbiano dei palcoscenici importanti, autorevoli, come è autorevole e importante quello di Cervo", conclude.
Il programma completo:
Tutti gli appuntamenti sono fissati alle ore 21,30 con l'eccezione dello spettacolo per bambini del 10 agosto nel Parco del Ciapà che si svolgerà con inizio alle ore 21.
Il Festival si aprirà dunque il 10 luglio con La forza del desiderio, un testo tratto da Amen di Massimo Recalcati che sarà sul palco con l'attrice Elena Andreoli. La direzione creativa porta la firma di Alberto Traverso, il sound design di Carlos Eduardo Zarattini, la musica dal vivo è a cura di Tony Berchmans.
"Sin da ragazzo, da quando avevo vent'anni, volevo scrivere di teatro - ha scritto Recalcati - Ero un vero appassionato di teatro, mangiavo pane e teatro. Poi, come spesso accade nella vita, ci sono stati incontri che hanno deviato questa mia vocazione. Durante il primo lockdown ho cominciato a scrivere un testo. Mentre scrivevo attorno c'era la morte. Come direbbe il grande pittore Rothko, quando si fa arte o si parla della vita e della morte o è meglio non farla. Amen è la parola che consacra la possibilità che la vita possa esistere anche dove è la morte, che la morte non possa essere l'ultima parola sulla vita. Amen vuol dire "così sia", "che sia così", che la vita sia viva, che la morte non sia l'ultima parola sulla vita". Da Amen sono estrapolati tre monologhi: il soldato, la madre e Enne che saranno supportati da interventi musicali live e registrati.
Il 18 e il 19 luglio protagonista sarà il pianista Enrico Pace. Nella prima data proporrà un recital solo pianistico incentrato su pagine di Schoenberg, Schubert, Brahms e Liszt, mentre nella seconda saranno con lui sul palcoscenico la violoncellista Erica Piccotti e il Trio Santa Cecilia formato da Margherita Fanton (violoncello), Marco Norzi e Federico Piccotti (violino).
Il 22 luglio il Festival si sposterà nella Chiesa di San Giovanni dove il soprano Gabriella Costa e il pianista Andrea Bacchetti offriranno un menù particolarmente interessante fra la musica francese (in evidenza Ravel e le sorelle Boulanger), quella americana (Bernstein e Gershwin) e un omaggio a Berio.
Il 25 luglio si tornerà nella piazzetta per il primo appuntamento con il jazz. Protagonista sarà Rosario Bonaccorso, contrabbasso e voce che si esibirà con il suo Quintetto. Il settore jazz prevede altri due appuntamenti. Il 1° agosto arriverà Sergio Cammariere, voce e pianoforte, con Giovanna Famulari (violoncello) e Daniele Titttarelli (sax), mentre il 19 agosto si esibirà la cantante e pianista Francesca Tandoi con il suo Quintetto.
Il 29 luglio ecco il primo dei talenti premiati. Ilya Shmukler (primo premio al "Geza Anda") affronterà pagine di Chopin, Adés e Ravel.
Gli altri due "vincitori" di Concorsi sono il violinista Joshua Brown (2° premio al Concorso «Queen Elisabeth») che il 17 agosto suonerà in duo con la pianista Valentina Messa e la violoncellista Mariia Zaitseva (1° premio al Concorso ARD), che il 29 agosto sarà accompagnata al pianoforte dalla mamma Maria senior.
Martedì 5 agosto il duo Ettore Pagano (violoncello) e Massimo Spada (pianoforte) eseguirà un programma interamente russo con pagine di Stravinskij, Schnittke e Rachmaninov.
«A me interessa cambiare sempre. Essere ripetitivo mi annoia. Per questo amo lavorare con persone che abbiano idee, curiosità: artisti, attori, ballerini, che mi stimolino». Parole di Stefano Bollani, l'artista poliedrico che ama spaziare dal jazz al classico e che sarà in Piazzetta 1'8 agosto con il suo ultimo lavoro Piano Solo Tour. Bollani è già stato ospite di Cervo nel 2018 quando inaugurò il Festival con grande successo. Il suo è certamente uno dei concerti più attesi.
L'11 agosto concerto originale con il Kebyart Saxophone Quartet, un eccellente gruppo che propone un approccio del tutto personale alla musica classica con trascrizioni di pagine celebri: basta pensare alla Suite da Pulcinella di Stravinskij o alla Pavane pour une infante defunte di Ravel o ancora alla Suite da Porgy and Bess di Gershwin.
Altro appuntamento di rilievo il 26 agosto quando arriverà Michael Barenboim, figlio del celebre direttore e pianista Daniel, con il gruppo Nasmé specializzato nella tradizione palestinese. Una serata da non perdere con musiche di Mozart e Bottesini incastonate fra brani mediorientali di Arnita e Roustom.
Due serate saranno ospitate al di fuori della Piazzetta. Il 10 agosto nel Parco del Ciapà Eleonora Savini (violino, movimento e canto) e Federica Vecchio (violoncello, movimento e canto) proporranno un concerto scenico per grandi e piccini dal titolo Pizz'n Kids.
Il 13 agosto, invece, sarà l'Oratorio di Santa Caterina ad accogliere come già nelle passate edizioni un concerto a lume di candela. Interpreti saranno Sabrina Oggero Viale (voce e compositrice), Loris Deval (chitarra classica) e Tiziano Codoro (tromba e live effects). Si tratta di una performance musicale ideata da Sabrina Oggero Viale per il bicentenario del Museo Egizio di Torino, con un repertorio di brani inediti ispirati dall'antico Egitto e dai reperti del museo. Nelle canzoni risuoneranno diverse lingue (italiano, inglese, francese, arabo e gramelot) e influenze musicali tra cui: jazz, canto popolare e rituale, pop/rock, improvvisazione, in una miscela dal sound acustico ed elettrico.
Il sound elettrico risuonerà anche il 22 agosto (nuovamente in Piazzetta) con la performance del Rebel Bit, un complesso di quattro voci ed elettronica il cui programma spazierà tra vari autori del nostro tempo rivisti e riletti in maniera del tutto originale.
Domenica 31 agosto e venerdì 5 settembre il sipario calerà sul Festival con i due ultimi concerti affidati ai docenti dell'Accademia. Due programmi di indiscutibile interesse per la varietà delle formazioni strumentali proposte e per la bellezza dei programmi che spazieranno da Beethoven a Bramhs da Dvorak a Ravel.