All’indomani della retrocessione in Serie C della Sampdoria, l’ex presidente Massimo Ferrero rompe il silenzio e affida a una dichiarazione carica di emozione il suo punto di vista in un reel pubblicato da Radio Cusano Campus e condiviso dalla pagina Vado On Line. "Per me è un dramma sportivo", commenta.
Ferrero, che ha guidato la società per 13 anni, rivendica il legame profondo con i colori doriani. "Io ho dato 13 anni della vita mia alla Sampdoria e la Sampdoria è nel mio cuore", afferma, rigettando con forza le numerose critiche e illazioni che hanno circolato negli ultimi giorni. "Stanno uscendo tantissime fake news. Dico a tutti quanti che vogliono sempre mettermi in bocca parole che non ho detto di astenersi. Si devono astenere".
L’ex patron, spesso contestato dalla tifoseria durante la sua gestione, tende oggi la mano ai sostenitori blucerchiati: "Sono un signore di 73 anni che non sputa nel piatto dove ha mangiato, dove è stato presidente, e sono onorato. Se c’è bisogno, anche insieme ai tifosi, io ci sono".
Con un tono appassionato e diretto, Ferrero si dice pronto a dare ancora il proprio contributo, nel nome di quella che definisce "una causa più grande". "A volte non gli ero simpatico perché il carattere mio è quello che è", ammette, "ma io ho avuto l’onestà calcistica e intellettuale di far volare questa squadra. E non me l’aspettavo. La Sampdoria in Serie C non me l’aspettavo, cazzo".
Infine, lancia un appello alla città, alla tifoseria, alla dirigenza attuale: "Per cui sono a vostra disposizione. Uniamoci per farla volare dove si merita, verso il cielo, verso l’alto. Sampdoria in Serie A! Manfredi, io ci sono. E voi?"
Parole che non mancheranno di far discutere, in un momento delicatissimo per il club.














