Alle Olimpiadi di Parigi 2024, la scherma italiana si è confermata eccellenza mondiale. L’Italia ha conquistato 5 medaglie, tra cui due ori indimenticabili: quello di Bebe Vio nel fioretto paralimpico e quello del team femminile nel fioretto a squadre. Due trionfi costruiti su tecnica, cuore e sangue freddo, in un clima agonistico serrato quanto una sfida al limite in una sessione di crazy time live, dove ogni assalto può cambiare la storia.
Bebe Vio, simbolo di coraggio e determinazione, ha emozionato il mondo con la sua terza medaglia d’oro consecutiva. Dopo un percorso difficile, fatto di operazioni e lunghe pause, è tornata in pedana più forte che mai. In finale ha battuto la cinese Zhou Jingjing in un match tiratissimo finito 15-13, scoppiando in lacrime subito dopo il punto decisivo.
“Non mi aspettavo di riuscirci ancora,” ha detto con la medaglia al collo. “Ogni assalto era come vivere un sogno, o un rischio. Come in crazy time live, niente è sicuro finché non arriva l’ultima stoccata.”
Anche il fioretto femminile ha brillato. Le azzurre — Alice Volpi, Martina Batini, Francesca Palumbo e Arianna Errigo — hanno dominato la competizione a squadre, battendo in finale la Corea del Sud con autorità. La loro coesione e la freddezza nei momenti critici hanno fatto la differenza.
Il ct Cerioni ha elogiato il gruppo: “Queste ragazze hanno una sintonia rara. Hanno saputo affrontare la pressione con lucidità, proprio come si fa quando si studia ogni dettaglio per vincere in un match imprevedibile.”
Altre medaglie sono arrivate dal fioretto maschile, con Tommaso Marini che ha conquistato il bronzo individuale, e dalla spada, con la squadra maschile che ha chiuso al secondo posto dopo una finale tiratissima contro la Francia.
La scherma italiana, ancora una volta, ha dimostrato una scuola solida, rinnovata e capace di rimanere al top anche con le nuove generazioni. Il futuro è già presente, con nomi giovani che si stanno affermando e una passione che, nelle palestre di tutta Italia, continua ad alimentarsi.
A Parigi, la pedana è stata teatro di sfide all’ultimo respiro. Ogni incontro ha offerto suspense e precisione, dove tutto poteva cambiare da un secondo all’altro. Proprio come nel cuore di una sessione di crazy time live, la vittoria è arrivata per chi ha saputo leggere il momento e restare lucido sotto pressione.
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