Il via libera del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ai lavori per la Funivia del Lagaccio stanno destando più di qualche preoccupazione in un quartiere che già si è espresso con fermezza in merito al progetto. Un ‘no’ netto e chiaro che pare sia stato recepito sia dalla precedente amministrazione, sia da quella che si è appena insediata a Palazzo Tursi. Tanto che anche l’ex vicesindaco Pietro Piciocchi l’aveva tolta dalla comunicazione della propria campagna elettorale, mentre lo stop al progetto era chiaramente indicato da Silvia Salis e dal centrosinistra.
A fare chiarezza è ora l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Genova, Massimo Ferrante: “Confermiamo che il MIT, con la nota inviata al Comune in data 6 maggio nell’ambito del procedimento per il rilascio del nulla osta tecnico di competenza, ha effettivamente comunicato agli uffici la possibilità di avviare ‘le attività propedeutiche e le lavorazioni iniziali’ per la realizzazione dell’opera. Tuttavia, fatte salve le scelte che l’amministrazione si riserva di assumere in merito all’opera, l’effettivo avvio dei lavori di realizzazione del nuovo impianto funiviario resta subordinato al completamento di procedimenti autorizzativi che risultano in corso o da attivare”.
“Innanzitutto nonostante quanto comunicato dal MIT nella nota sopra richiamata, a oggi risulta ancora in corso l’istruttoria per il rilascio del nulla osta tecnico sul progetto da parte di tale Ministero, come riscontrato dal responsabile unico del progetto in data 30 maggio - si legge ancora nella nota diramata in serata dall’assessore - l’avvio dei lavori è inoltre subordinato al completamento con esito positivo del procedimento di valutazione dell’impatto sul Sito del Patrimonio Mondiale ‘Genova: le strade nuove e il sistema dei palazzi dei Rolli’, presso gli organismi consultivi di UNESCO, attivato dal Ministero della Cultura a ottobre 2024 e attualmente in corso. In secondo luogo il progetto, sviluppato a livello di definitivo, deve essere sottoposto agli Enti competenti nell’ambito di una nuova conferenza dei servizi, ancora da attivare, finalizzata anche a verificare l’adempimento alle prescrizioni rilasciate nel procedimento svolto sul precedente livello progettuale PFT”.