"Il razzismo attacca nei momenti in cui meno te lo aspetti, è crudele e vigliacco. Ti mangia l'anima, ti toglie il fiato, rimani senza reazione. Non posso immaginare come stia quella donna". Le parole sono quelle di Lea T. che due sere fa, a Genova, in corso Europa, si è trovata in mezzo ad una lite violenta, diventata aggressione, ai danni di una ragazza picchiata "a calci e pugni", spiega lei, davanti ad un supermercato di corso Europa a Genova. Botte e insulti, anche razzisti, da parte di un ragazzo poco più grande che era con la vittima. Che si è fermato solo quando lei e un altro passante sono intervenuti chiamando i soccorsi, chiedendo aiuto.
Lea T. è una top model internazionale tra le più conosciute, volto di Givenchy, la prima supermodella transgender al mondo, ma anche attivista per i diritti, personaggio televisivo. Lea è la figlia di Toninho Cerezo, ex Samp d'oro, ma anche ex Roma e Brasile anni '70.
Due sere fa usciva da un supermercato di Genova, nella Liguria dov'è cresciuta. Era in corso Europa. Vede due ragazzi, lui al culmine di un diverbuo assale lei. E la scena è violentissima.
"Una scena di violenza e di razzismo, penso una delle più forti mai viste in Italia", spiega lei in un post via social, per denunciare quanto accaduto.
"Erano le 23, ho visto un ragazzo bianco che picchiava una donna nera, non so se italiana - racconta in un video - calci e pugni, poi un colpo alla testa: dopo che l'ha stesa a terra questa ragazza era completamente insanguinata. Una volta a terra il ragazzo si è avvicinato, l'ha chiamata 'sporca negra'". Lo choc è nelle parole che pronuncia in un video di denuncia che posta sul suo canale, in italiano e portoghese. E' lei, insieme ad un altro ragazzo di passaggio, ad intervenire per cercare di fermare la violenza e per chiamare i soccorsi.
"C'era - spiega ancora - protezione nei confronti di questo ragazzo, 'è solo un ragazzino', mi dicevano. Ma non posso stare in silenzio di fronte a una violenza così grande. C'è ancora una carenza molto forte sui temi della violenza, sulle persone razzializzate. Sono stanca di vedere questa violenza e questa crudeltà, di vedere quanto persone razziste in questo momento si sentano libere di far ciò che vogliono. E' massacrante. Farò quello che posso per dare giustizia a questa ragazza".
La ragazza da quanto appreso, appena maggiorenne e di origini nigeriane, è stata soccorsa in codice giallo e portata all'ospedale San Martino di Genova. Da dove è stata dimessa nella notte con una prognosi di una settimana e con un trauma facciale. Non risultano altri soccorsi, nei confronti del giovane - italiano - che non è stato fermato dopo l'accaduto. E nemmeno denunce di parte, almeno fino a ieri. Degli accertamenti si occupa la polizia di Genova.
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