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Eventi | 02 luglio 2025, 15:07

Alla Cella Art Gallery di Santa Margherita la mostra “Es/Senza” dell'artista Massimo Barlettani

“Mi piace dipingere semplici fiori di campo che ingrandisco per mostrare la loro straordinaria architettura, di cui pochi hanno consapevolezza”, spiega l'artista. Vernissage sabato 5 luglio alle 18

Alla Cella Art Gallery di Santa Margherita la mostra “Es/Senza” dell'artista Massimo Barlettani

La Cella Art Gallery di Santa Margherita Ligure presenta “Es/Senza”, mostra personale di Massimo Barlettani, a cura di Filippo Lotti. Sarà inaugurata sabato 5 luglio con vernissage alle 18.
Barlettani propone una selezione dei suoi più recenti lavori pittorici, frutto di una profonda riflessione sul senso della vita e sulla connessione tra la natura e gli esseri viventi. Al centro della sua ricerca si trova il fiore, simbolo universale di bellezza, fragilità e rinascita.

Nella sua pittura il fiore non è mai soltanto un fiore, è materia viva, simbolo ancestrale, frammento di un cosmo più grande e complesso. I suoi fiori, ingranditi, isolati, immersi in spazi sospesi e rarefatti, si impongono allo sguardo non come elementi decorativi, ma come manifestazioni spirituali, cariche di energia, sensualità e mistero.
I fiori sono il senso della bellezza e della fragilità della vita, della potenza e della caducità dell’esistenza - dice l'artista - mi piace dipingere semplici fiori di campo che ingrandisco per mostrare la loro straordinaria architettura, di cui pochi hanno consapevolezza. I fiori non sono solo macchie di colore che ravvivano il paesaggio o forme eleganti e profumate da mettere in un vaso per decorare la sala da pranzo. Sono potenti segnali sessuali della natura, strumenti per l’impollinazione e quindi per la riproduzione della vita”.

Quella di Barlettani non è una semplice celebrazione della bellezza naturale, ma un atto poetico e filosofico, un’indagine sulla transitorietà dell’esistenza e sul legame invisibile che unisce ogni essere vivente. L’artista toscano trova nel fiore un emblema perfetto del nostro tempo: fragile, effimero, eppure capace di parlare con forza ai nostri sensi.
Il suo gesto pittorico, insieme preciso e vibrante, costruisce un dialogo tra figurazione e astrazione, dove ogni dettaglio è carico di tensione emotiva e ogni colore sembra respirare una propria luce interiore. La pittura di Barlettani diventa un campo di meditazione visiva, in cui lo spettatore è invitato a fermarsi, osservare, ascoltare.

In un fiore c’è tutto – aggiunge – la bellezza delle forme e dei colori, la diffusione della vita attraverso l’impollinazione, la fragilità e la caducità, la rinascita del ciclo vitale, la sensualità di una promessa. Per me dipingere i fiori è un atto di fede e di speranza in un mondo che sembra aver perso ogni ritegno etico”.

Il curatore Filippo Lotti spiega: “La scelta del titolo deriva dal concetto di “essenza”: da una parte sintesi estrema e ricerca della purezza espressiva, dall’altra distillato di vita, bellezza, fragilità, potenza, caducità, rinascita. Ma la composizione del titolo “Es/Senza” esprime anche il concetto di “es” come prefisso con valore sottrattivo, indicante “senza”, dunque rafforzativo. In questo senso, il lavoro di Barlettani, fatto di continue interferenze come schizzi, colature, sovrapposizioni, prevede che l’artista non abbia il controllo completo della tela, e che qualcosa, o qualcuno, intervenga con lui nel processo creativo. Un atto, in qualche modo, spirituale e privo del suo diretto controllo. Inoltre, secondo la teoria psicoanalitica di Freud, il termine “Es” rappresenta la voce della natura dell’animo umano, un richiamo ai bisogni pulsanti dell’essere. In questo caso, dell’artista. Il titolo della mostra può dunque assumere molteplici significati, tutti pertinenti e coerenti con la poetica dell’autore”.

La mostra è a ingresso libero e sarà visitabile dal 5 al 27 luglio: il mercoledì dalle 17 alle 20; da giovedì a domenica dalle 10.30 alle 13 e dalle 17 alle 20.

Redazione

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