Tananai, il ritorno all’Arena del Mare: “Genova, quanto mi piaci”

Nei live di Tananai, c’è un qualcosa che lo rende altro dalla ‘classica’ esibizione pop.

Una predisposizione che parte dall’approccio, che ne fa un artista sicuro, scanzonato ma dall’animo gentile. Una sorta di devozione verso il suo pubblico che anche ieri sera, nella tappa genovese del suo Calmocobra Tour, per il Balena Festival, non è mancata.

All’Arena del Mare il cantautore meneghino ha portato un live lineare, che nell’assenza di sovrastrutture e scenografie mastodontiche ha trovato una dimensione coinvolgente.

Si comincia con Booster e Quelli come noi, nessun colpo a effetto ma l’inizio di un concerto in cui la voglia è quella di stare insieme a chi ha scelto di partecipare.

Synth e chitarre assistono in Androne e Ragni, prima di toccare ora la nostalgia ora la consapevolezza con Punk Love Storia e Gli Anni Migliori.

Un nuovo pop, più adulto e consapevole. Dal palco, Tananai non si perde in parole, saluta chi sulla nave sta lasciando la città ma ai genovesi e alle genovesi dedica un pensiero semplice: “Quanto siete fortunati ad abitare qui”.

Poi si riparte con il dinamismo di Baby Goddamn, via fino a Sesso Occasionale, brano sanremese con cui, da ultimo classificato, si impose all’attenzione del grande pubblico ribaltando quella che per qualcuno sarebbe stata l’umiliazione di una carriera in un messaggio positivo che continua ancora oggi a distanza di tre anni.

“Quanto mi piaci, Genova!” ribadisce prima di intonare Bella Madonnina. Da li il via verso il gran finale con Tango, brano che meglio di altri identifica l’anima sensibile dell’artista, Maleducazione e Abissale.

Finita l’ultima nota, Tananai lascia il palco e il lungo applauso del pubblico ai suoi musicisti, chi in questo tour lo sta sostenendo.

Torna per l’inchino finale, abbracciato a loro, un segno di riconoscenza che si tramuta in gratitudine per il pubblico, oltre tremila persone, che per un’ora e mezza hanno cantato i brani di un artista che ha saputo attirare l’attenzione grazie a un’onesta rara che va ascoltata con attenzione.