Come confermato da uno studio dell'Osservatorio sulle partite IVA, pubblicato sul sito del dipartimento delle Finanze, il Nord continua ad essere un vero baluardo per quanto riguarda l'apertura di nuove partite IVA nel 2024. Nell'anno passato in Italia si è registrato un aumento dell'1,3% di nuove partite IVA (il 47,8% al Nord).
Tuttavia il Sud mostra segnali incoraggianti: qui la percentuale di aperture di partite IVA si è attestata al 30,2%, superiore al 21,7% del Centro. Anche se il divario con il Nord resta ancora piuttosto evidente, questi segnali mostrano un certo dinamismo nell'imprenditoria del Mezzogiorno. Tra le regioni più reattive si è segnalata la Basilicata, che ha fatto registrare una crescita delle aperture del 6,5%. Buoni numeri anche per il Lazio (+5,4%) e la Toscana (+4,1%).
L'Osservatorio ha condotto un'analisi anche sui settori più gettonati e al primo posto si è confermato il commercio, seguito dalle attività professionali (17,1%) e dall'edilizia (10,3%), che rappresentano altri settori trainanti per l'economia italiana.
Crescono rapidamente anche i servizi di alloggio e ristorazione (3,5%) e le attività artistiche e di intrattenimento (3,4%). Questi settori sono strettamente legati al turismo e alla cultura, quindi non sorprende che stanno crescendo in maniera esponenziale al Sud, che sta investendo molto sul rilancio turistico.
L'analisi ha poi stilato una sorta di identikit di chi apre una nuova partita IVA: giovani uomini sotto i 35 anni. C'è un altro dato interessante che merita di essere analizzato per capire l'andamento dell'imprenditoria italiana: l'internazionalizzazione delle imprese e delle partite IVA. Il 21,3% delle nuove aperture proviene da persone nate all'estero, un segnale chiaro che l'Italia sta diventando un polo attrattivo per gli imprenditori internazionali.
Infine è stata fatta un'analisi sulle forme delle partite IVA e le maggiori aperture riguardano persone fisiche (67,8%). A seguire troviamo le società di persone (32,2%), le società di capitali (24,5%), i non residenti e le altre forme giuridiche (4,6%).
Complessivamente il quadro è dunque abbastanza incoraggiante: se il Nord mantiene il primato delle aperture delle partite IVA, il Sud e il Centro stanno iniziando a crescere in maniera tangibile. Questa crescita è da attribuire in parte anche ai finanziamenti per le imprese, cioè somme di denaro erogate a sostegno di nuove iniziative imprenditoriali o per lo sviluppo di attività esistenti. Possono assumere diverse forme, come prestiti, contributi a fondo perduto o garanzia, e mirano a facilitare l'accesso al credito e promuovere la crescita economica. Per sapere quali sono e come accedere, è consigliabile consultare professionisti del settore, come Finanziamenti Imprese, che forniscono supporto agli aspiranti imprenditori che vogliono avviare una nuova attività.
Sono principalmente gli under 35 che decidono di aprire nuove partite IVA ma, data la giovane età, potrebbero non avere i fondi necessari per avviare una nuova attività. In loro soccorso viene appunto la finanza agevolata, che facilita l'accesso al credito e rende immediatamente disponibile la liquidità da investire per il proprio progetto imprenditoriale.
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