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Attualità | 13 agosto 2025, 15:00

Parco delle dune di Pra', il grande bluff: dall'inaugurazione sotto elezioni agli atti vandalici e il degrado

A pochi mesi dall’inaugurazione, molti cittadini denunciano disservizi, assenza di illuminazione e telecamere, ma anche manutenzione carente. "Da vedere è bello, ma da mantenere sarà dura: ci siamo trovati un contesto incompiuto privo di qualsiasi contratto di servizio", afferma il consigliere del Municipio Ponente Roberto Ferrando

Parco delle dune di Pra', il grande bluff: dall'inaugurazione sotto elezioni agli atti vandalici e il degrado

Da opera simbolo di riqualificazione a punto critico del territorio: il Parco delle Dune a Pra’, ad oggi, fatica a decollare, tra bagni chiusi, assenza di illuminazione, mancanza di telecamere e verde non curato. I cittadini, sui social e in contatto con il Municipio Ponente, denunciano quotidianamente condizioni che rendono difficile la fruizione del parco.

A confermare la situazione è il consigliere del Municipio Ponente Roberto Ferrando (Pd), delegato alla fascia di rispetto dal Presidente del Municipio Matteo Frulio: "Ci siamo trovati con un’inaugurazione priva di qualsiasi contratto di servizio: non c’è illuminazione, non c’è acqua, il bar non è stato affidato tramite bando, e nemmeno la manutenzione del verde è programmata". 

La gestione della vegetazione richiede personale qualificato e ingenti risorse: "Nella parte iniziale il verde si può falciare dando l’incarico a chiunque, nella parte nuova servono operatori esperti. Dovremo trovare accordi per mantenere gli sfalci dell’erba, parliamo di migliaia di euro", spiega Ferrando. L’obiettivo futuro include anche collegamenti con Pegli e Voltri, con l’intento di estendere la passeggiata e la pista ciclabile in modo da creare un percorso completo.

E, inoltre, non mancano atti vandalici: "Qualche sprovveduto ha sporcato i gradoni prendisole con materiale unto e grasso – racconta Ferrando – non sembrava una semplice ragazzata. Ho richiesto l’intervento e ieri con l’idropulitrice è stato sistemato, ma non si escludono episodi futuri".

La sicurezza resta un problema: la zona non ha telecamere e non è chiusa negli orari notturni. "Occorre trovare una soluzione per aprire e chiudere un eventuale cancello di accesso – aggiunge Ferrando – perché al buio c’è il rischio che qualcuno si faccia male". 

I cittadini segnalano anche l'inattività del prefabbricato destinato a bar e la situazione critica dei bagni lungo il percorso. Molte panchine risultano occupate dalla vegetazione mai potata: "Sulle panchine non ti puoi sedere, molte piante hanno invaso lo spazio perché la manutenzione non c’è mai stata", affermano i cittadini.

"Il parco è stato costruito per coprire le gru e i container dall’altra parte del bacino – conclude Ferrando – e mi auguro che chi di dovere collabori per gestire questo verde, bellissimo ma difficile da mantenere. Le risorse ci sono, bisogna solo sedersi a un tavolo e confrontarsi". 

L’inaugurazione, avvenuta in prossimità delle elezioni amministrative, aveva creato grande entusiasmo, ma la mancanza di appalti e bandi ha "lasciato l’opera incompiuta", rimarca. Oggi il Parco delle Dune resta un luogo dal grande potenziale, ma la sua piena fruibilità dipenderà dalla capacità di garantire servizi, sicurezza e cura costante del verde. 

Federico Antonopulo

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