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Economia | 18 agosto 2025, 15:16

Mares acquisisce Technisub: una vertenza vinta dai lavoratori genovesi

Dopo oltre un anno arriva l’accordo. Bonazzi e Marenco (Fiom): "Un risultato che dimostra come la città sia attrattiva per grandi investimenti"

Uno dei presidi dei lavoratori

Uno dei presidi dei lavoratori

La Mares Spa, azienda del gruppo Head e leader mondiale negli articoli sportivi, ha ufficializzato oggi l’acquisizione della Technisub attraverso una procedura di acquisizione di ramo d’azienda. Una notizia che segna la conclusione positiva di una vertenza durata oltre un anno e che aveva portato al fallimento dello storico marchio della subacquea.

Il percorso non è stato semplice: i lavoratori, insieme alla Fiom Cgil di Genova, hanno portato avanti oltre 70 ore di sciopero e l’occupazione dello stabilimento, fino ad arrivare a una cassa integrazione finalizzata alla reindustrializzazione del sito. Proprio grazie a questa mobilitazione si è giunti all’ingresso del colosso internazionale, che garantirà la continuità produttiva e la salvaguardia dei posti di lavoro.

"È un grande risultato della dura lotta portata avanti dai lavoratori della Technisub insieme alla Fiom di Genova - dichiarano Stefano Bonazzi, segretario generale della Fiom genovese, e Luca Marenco, responsabile Fiom del settore -  una vertenza che ha visto oltre 70 ore di sciopero e l’occupazione dello stabilimento. Dopo la cassa integrazione ottenuta per provare a reindustrializzare il sito, siamo arrivati a una conclusione importante che tutela i posti di lavoro e uno storico insediamento industriale sul territorio".

Con l’ingresso del gruppo Head, si apre una nuova fase: "Con l’investimento del primo gruppo mondiale del settore degli articoli sportivi in Technisub - aggiungono - si chiude una vicenda complessa, che dimostra come a Genova si possa fare industria e come la città possa essere attrattiva per investimenti di grandi gruppi. È stata una vicenda che ha visto i lavoratori lottare organizzati dalla Fiom Cgil e che ha visto come le espressioni del tessuto industriale, da Confindustria alle aziende coinvolte, possano lavorare concretamente per non impoverire il nostro territorio".

Infine, Bonazzi e Marenco sottolineano il valore di questa esperienza anche per il futuro: "La vertenza Technisub ci ricorda come sia possibile, con la giusta determinazione, rilanciare l’industria a Genova. Vale per Technisub oggi, così come per vertenze ben più complesse che riguardano altri settori dell’industria metalmeccanica".

Redazione

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