“È il convitto più antico d’Italia, forse uno dei più antichi d’Europa”.
Lo dice sottovoce, ma con orgoglio, uno dei ciceroni rossoblu che questa mattina hanno aperto per la prima volta le porte della rinata Badia di Sant’Andrea, sulla collina degli Erzelli, tra Cornigliano e Sestri Ponente.
Una struttura storica e prestigiosa acquistata nel 2022 dalla precedente proprietà del Genoa, l’americana 777 Partners, per 2,2 milioni di euro e ristrutturata con un impegno economico di 2,5 milioni grazie al progetto ereditato dalla nuova presidenza di Dan Sucu.
Al termine dei lavori del primo lotto (conclusi ad agosto), pronto a ospitare 39 atleti del settore giovanile e a dare lavoro a 24 professionisti che operano nella struttura a vario titolo, il Genoa ha aperto le porte della Badia per mostrare ogni dettaglio dell’imponente lavoro di restyling. Nonostante le limitazioni imposte dalla Sovrintendenza che riducono al minimo la presenza di vessilli rossoblu sulle pareti, l’edificio è stato completamente rinnovato con la realizzazione di 21 camere, una mensa, la cucina, una sala studio, la sala relax, due aree ad uso uffici (uno per settore giovanile, uno per comparto femminile), la reception, una sala riunioni e la lavanderia. Oltre ai ragazzi che militano nelle formazioni giovanili del Genoa, dall’Under15 alla Primavera, la struttura ospita anche un pool di professionisti nelle figure di tutor educativi, psicologi, tutor scolastici, addetti al servizio ristoro, alle attività di pulizie, al servizio di guardianaggio e di giardinaggio.
Il secondo lotto, invece, sarà concluso entro la fine del 2026 e porterà al completamento del restauro della chiesa sconsacrata, all’ampliamento della zona mensa, al recupero conservativo della torre con tre camere ulteriori, al restauro del lato Ovest della palazzina, alla realizzazione di una palestra con centro riabilitativo e di due campetti per la riatletizzazione. Negli spazi esterni verranno poi aggiunti alberi con verde decorativo e arredi da esterno, mentre nel cortile centrale verrà allestito il pergolato.
L’edificio principale si sviluppa su una superficie di 2954 metri quadrati con una mensa di 370. Del comprensorio fanno parte inoltre una chiesa sconsacrata e una torre per complessivi 570 metri quadrati. L’area ristrutturata nel primo lotto è di 1893 metri quadrati, numero che coincide non a caso con l’anno di fondazione del club. Gli spazi esterni sono composti da un parcheggio e strade pertinenziali per complessivi 1474 mq, con una dotazione di 70 posti auto. A questi si aggiungono terreni per complessivi 18mila mq.
La Badia di Sant’Andrea sorge quasi mille anni fa in seguito al primitivo insediamento dell’Ordine di San Benedetto, in Genova Cornigliano, sul cosiddetto ‘Scoglio di Sant’Andrea’. Il convento passa poi ai Cistercensi che si insediano nell'attuale posizione. Nelle dimensioni che conosciamo oggi, viene edificata nel periodo storico che va dal 1131 al 1150. La Badia diventa presto oggetto di ampliamenti. Nel secolo successivo ospita un soggiorno di Papa Innocenzo IV e, alla fine del 1400, cambia destinazione d'uso: da convento diventa residenza di campagna di Giacomo della Rovere, nipote di Papa Sisto IV. A metà 1500 torna a essere un possedimento ecclesiastico, ospitando la sede dell’Ordine dei Domenicani e dell'Inquisizione. Alla fine del 1700 la Badia viene espropriata e venduta a privati che, dopo averla destinata a residenza di campagna, danno vita a lavori di ristrutturazione integrale fino a quando, nel 1938, torna nuovamente all’antica vocazione per essere abitata dai monaci. L’ultimo passaggio storico è datato 1978, allorché Italstrade acquisisce l’edificio. Gli architetti Gambacciani e Garibaldi cuciono la nuova veste installando una mappatura di uffici.












































