Il Municipio VI Medio Ponente ha espresso oggi forte disappunto per la mancata convocazione all’incontro svoltosi ieri, martedì 2 agosto, con il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, dedicato al progetto (ipotetico) del forno elettrico nell’area ex Ilva di Cornigliano. La 'protesta' è arrivata sotto forma di una lettera firmata da tutti i capigruppo di maggioranza e letta durante il consiglio municipale dal presidente Fabio Ceraudo.
"Il Municipio VI Medio Ponente a nome della giunta e dei capigruppo di Maggioranza, esprime profonda amarezza per la mancata convocazione da parte della Regione, del Presidente Fabio Ceraudo all'incontro di ieri con il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, dedicato al progetto del forno elettrico nell'area ex Ilva di Cornigliano. In un momento così delicato per il futuro del territorio, riteniamo incomprensibile e inaccettabile che il rappresentante, democraticamente eletto, della comunità locale non sia stato coinvolto in un confronto che riguarda direttamente il quartiere, la sua salute, la sua economia e la sua vivibilità".
E ancora, sulla scelta di escludere il Municipio da un tavolo istituzione di tale rilevanza, ciò "rappresenta una grave mancanza di rispetto verso le istituzioni di prossimità e verso i cittadini che esse rappresentano. Il dialogo tra i diversi livelli istituzionali dovrebbe essere fondato su collaborazione, trasparenza e responsabilità condivisa e non su logiche di esclusione. Inoltre, esprimiamo delusione per l'esito dell'incontro durante il quale il Ministro Urso non ha fornito risposte concrete ai quesiti fondamentali posti dai rappresentanti locali e dalle realtà coinvolte".
Temi centrali "come l'impatto ambientale, la sostenibilità economica dell'impianto, le ricadute occupazionali, le tempistiche reali del progetto e in particolare l'individuazione del soggetto investitore sono rimasti senza alcuna chiarezza", prosegue.
Ad oggi "non si sa chi investirà concretamente nella realizzazione del forno elettrico - prosegue nel leggere la lettera -, quale sarà il futuro di Taranto e non sono emersi impegni finanziari certi da parte pubblica o privata. Da ciò è legittimo ritenere che, alle condizioni oggi dal Governo, il progetto non vedrà mai la luce".
Il Municipio VI Medio Ponente "ha il dovere di ascoltare la propria cittadinanza, raccoglierne le preoccupazioni e farsene portavoce. Per questo motivo metterà a disposizione ogni strumento democratico utile a tutelare gli interessi del quartiere promuovendo un percorso partecipativo, fornendo informazione e vigilanza su un progetto che può avere conseguenze profonde e durature sulla vita della comunità", continua.
"Il Municipio ribadisce la propria disponibilità al confronto, ma chiede con fermezza che venga finalmente riconosciuto i suo ruolo come interlocutore legittimo e necessario in ogni fase del processo decisionale che riguarda il futuro di Cornigliano e dell'intera città. Il rispetto istituzionale non è una formalità: è il fondamento del buon governo”, conclude la lettera.
Ceraudo, nel leggere la lettera, in conclusione ha aggiunto: “Ed è per questo che io ieri sono andato all’incontro e ho preteso di essere presente, e così avverrà anche in futuro”. Il presidente ha quindi ribadito la disponibilità del Municipio al confronto, ma ha chiesto con fermezza il riconoscimento del ruolo dell’istituzione come interlocutore necessario in ogni fase decisionale che riguarda il futuro di Cornigliano.













