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Sanità | 06 settembre 2025, 12:01

West Nile, dopo il savonese disinfestazioni preventive anche a Genova

Ancora casi di arbovirosi confermati nella regione. Mentre pioggia e caldo favoriscono il ciclo di riproduzione degli insetti, le autorità intensificano la lotta per contenere i contagi

West Nile, dopo il savonese disinfestazioni preventive anche a Genova

Non si è ancora chiusa la stagione della West Nile in Liguria, dove solo negli ultimi giorni il tavolo regionale di prevenzione si è riunito per due casi poi confermati nel ponente savonese, a Finale e a Ceriale subito prima, e dove nelle prossime ora si attende un'ulteriore accertamento sulla riviera opposta.
Ancora casi di arbovirosi che hanno contraddistinto l'estate 2025 sui quali, da più parti, gli esperti invitano a non abbassare l'attenzione. Anche perché, sul fronte West Nile - il virus del Nilo occidentale - il rischio non è ancora archiviato e si prosegue fino almeno ad ottobre, periodo caldo che dovrebbe concludere il ciclo delle zanzare potenzialmente infette, ormai autoctone, in piena tropicalizzazione del clima.

Pioggia e ritorno di temperature calde, in alternanza, non aiutano. E dopo gli ultimi casi ripartono anche le operazioni di disinfestazione, nel ciclo stabilito dalle direttive di igiene pubblica. L'inizio risale al luglio scorso e si tratta di trattamenti adulticidi portati a termine su Genova in 9 zone in particolare, censite in base a segnalazioni e alla conformazione del territorio. "Si tratta - spiega Giorgio Chiaranz, dell'ufficio Animali critici del Comune di Genova - di operazioni cicliche, che si ripetono ogni 3/5 settimane a seconda delle precipitazioni che insistono sul territorio". Nel ciclo di riproduzione delle zanzare uno dei momenti chiave è il mese di settembre, dove le piogge possono contribuire al proliferare.

E in Liguria è presente un progetto pilota che riguarda 10 comuni, 2 enti locali per ogni comparto Asl, da Ventimiglia a Sarzana. Oltre al monitoraggio coordinato per la Liguria dal Laboratorio di Igiene dell'ospedale San Martino, il centro deputato all'identificazione di casi di West Nile, così come di Dengue, Zika e Chikungunya. In tutti i casi di infezione non esiste vaccino, quindi la prevenzione è elemento chiave per il contenimento dei casi che, se un tempo erano quasi sempre importati, ora derivano sempre più spesso da zanzare infette sul territorio, circostanza consolidata dai casi emersi negli ultimi anni, sempre in linea come numeri.

"Si tratta di malattie che si trasmettono solo tramite puntura di insetto - ricorda Chiaranz -per quanto riguarda Genova i trattamenti previsti nei mesi estivi sono 5, antilarvali e adulticidi, contiamo di rifarne uno nei prossimi giorni per poi ultimare con la fine di settembre e l'inizio di ottobre, in 9 aree, le più critiche. Ogni erogazione di prodotto è geolocalizzata per poi trarne una raccolta di dati che permetta la mappatura del fenomeno".

Valentina Carosini

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