Crisi Amt, Salis dà appuntamento ai sindacati e rivendica la sua ‘operazione verità’: “Abbiamo voluto far emergere la situazione”

La cifra è scritta nero su bianco e lascia poco spazio alle interpretazioni: Amt ha in cassa 600 mila euro, mentre il fabbisogno per il mese di settembre ammonterebbe a 20 milioni.
Una fotografia che preoccupa non poco i sindacati e che ha spinto la sindaca Silvia Salis a intervenire pubblicamente, a margine del consiglio comunale.

“I 12 milioni di euro dovrebbero arrivare a brevissimo e abbiamo già dato disponibilità ai sindacati a vederci lunedì mattina - ha dichiarato la prima cittadina - c’è la nostra totale attenzione a risolvere una situazione economica complessa, ma anche piena disponibilità a portare avanti il piano che abbiamo previsto. Capisco che lavoratrici e lavoratori siano in apprensione, ma devono sapere che l’amministrazione c’è, e che faremo tutto il possibile per garantire la tenuta del servizio”.
I sindacati hanno scritto all’amministrazione chiedendo un incontro urgente per chiarire la sostenibilità dei conti e la garanzia degli stipendi. La crisi di liquidità rischia infatti di rendere difficoltoso il pagamento delle retribuzioni già nel breve periodo. Da qui la richiesta di chiarimenti e il pressing su Comune e vertici aziendali. Lunedì mattina, con ogni probabilità, sarà il giorno del faccia a faccia.

Nel suo intervento Salis ha anche voluto marcare una distanza netta con la giunta precedente, parlando apertamente di una “operazione verità” per portare alla luce i conti dell’azienda.
“Abbiamo voluto far emergere la situazione: la stabilizzazione dell’azienda passa anche da qui. Nei mesi precedenti al nostro mandato ci avevano raccontato un’Amt diversa da quella che abbiamo trovato”, ha detto la sindaca, facendo riferimento a una rappresentazione più rassicurante che non corrisponderebbe alla realtà dei conti.

Nonostante tutto, Salis ha ribadito la volontà politica di mantenere pubblica l’azienda, ma con un nuovo approccio: “Serve un piano stabile, che porti Amt fuori da una condizione emergenziale costante. Il servizio deve poggiare su un orizzonte certo. I lavoratori devono sapere che c’è un programma vero, non solo tamponamenti. E l’impegno deve essere condiviso da tutto il territorio: Amt è un bene primario per la popolazione”.