A Rapallo si accende il dibattito sulla deposizione di una corona istituzionale presso la lapide dedicata ai caduti della Repubblica Sociale Italiana nel cimitero di Cerisola.
A intervenire con fermezza sono stati il consigliere regionale Gianni Pastorino, capogruppo della Lista Andrea Orlando Presidente e rappresentante di Linea Condivisa, e Francesco Angiolani, capogruppo della lista ScegliAmo Rapallo e Partito Democratico in consiglio comunale.
“Deporre una corona istituzionale sulla lapide dei repubblichini non è un gesto neutrale. È una scelta politica. E quando un’amministrazione compie un gesto politico in nome della città, deve sapere che sta parlando a nome di tutti. La Repubblica Italiana è nata dalla Resistenza, non dalla Repubblica Sociale di Salò. Per questo non è possibile, né legittimo, usare simboli e risorse pubbliche per onorare chi combatté contro la libertà e contro la stessa democrazia che oggi celebriamo”.
Pastorino sottolinea come il gesto non possa essere considerato una semplice espressione di pietà: “Non si tratta, dunque, di negare la pietà dovuta a ogni vita spezzata. La pietà appartiene al privato, alle famiglie, alla coscienza civile di ciascuno. Ma la memoria istituzionale non è neutra: rappresenta i valori fondativi dello Stato. E non può rendere omaggio, con simboli pubblici e risorse pubbliche, a chi ha combattuto contro la Repubblica che oggi quelle istituzioni rappresentano.
Lo ricordiamo ancora una volta: la Repubblica Sociale Italiana non fu un semplice ‘frammento di storia complessa’, ma un regime collaborazionista con l’occupante nazista, che partecipò attivamente a stragi come Sant’Anna di Stazzema e la Benedicta. Episodi nei quali vennero massacrati civili, donne, anziani, bambini”.
A fargli eco è Francesco Angiolani, che ribadisce il valore fondativo dell’antifascismo nella Costituzione italiana: “La Costituzione Italiana è antifascista nella sua essenza e il ricorso a risorse pubbliche per onorare chi combatté contro i valori democratici è un affronto alla storia e alla memoria collettiva. La vera pacificazione non consiste nel ‘mettere tutto sullo stesso piano’, ma nel riconoscere con chiarezza da che parte si è costruita la libertà. La memoria condivisa non nasce cancellando i ruoli, ma assumendosi la responsabilità della storia”.
Entrambi i rappresentanti politici concludono con un appello diretto all’amministrazione comunale: “Per questo riteniamo grave che il Comune di Rapallo, anche quest’anno, abbia scelto di deporre una corona istituzionale presso la lapide ai repubblichini del cimitero di Cerisola. Non si tratta di una tradizione innocua: è un messaggio politico. Chiediamo pertanto che tale gesto venga interrotto. La memoria pubblica non può contraddirsi da sola”.














