Libere di volare, di non rinunciare ai propri sogni anche quando lo specchio restituisce un’immagine che non ci appartiene più. È questo il messaggio che animerà “La sfilata delle Farfalle Rosa”, in programma domenica 9 novembre alla Sala delle Grida del Palazzo della Borsa di Genova: un défilé dedicato alla rinascita e alla forza delle donne che hanno affrontato o stanno affrontando una malattia oncologica.
L’iniziativa, ideata e organizzata da Antonella Luberti, giunge alla sua quarta tappa dopo le edizioni di Roma e Porto Rotondo. A Genova, la sfilata sarà anche un momento di memoria e riconoscenza verso due figure di spicco dell’oncologia ligure, i professori Marco Venturini e Riccardo Rosso, ricordati per il loro contributo alla ricerca e alla cura.
L’evento, presentato dal giornalista Rai Enzo Melillo, vedrà sfilare insieme donne in cura e guarite, accompagnate da dottoresse, infermiere e personale sanitario, a simboleggiare un legame profondo tra chi cura e chi combatte la malattia.
“Riscoprirsi donne durante una malattia così invalidante è qualcosa di prezioso - racconta Antonella Luberti, che della sfilata è l’anima e il cuore - Il seno, così visibile e identitario per noi, viene colpito, eppure proprio in questi momenti possiamo ritrovarci e riscoprirci belle. La sfilata ha rappresentato anche questo: un modo per sentirsi di nuovo vive, femminili, nonostante tutto”.
Luberti ricorda con emozione le parole di una delle partecipanti: “Dopo sei mesi mi sono guardata allo specchio e mi sono vista bella. Quella frase da sola valeva tutta la sfilata - aggiunge- perché dimostra che la bellezza salva. La scienza è indispensabile, ma anche la mente, la fiducia e la capacità di vedersi ancora donne e forti hanno un ruolo cruciale nel percorso di guarigione”.
Tra i sostenitori della tappa genovese c’è Stefano Balleari, presidente del Consiglio regionale, che ha condiviso con Luberti un rapporto umano e profondo: “È nata un’amicizia con Antonella, che è riuscita a trasformare la sua esperienza in qualcosa di bello e simbolico. Per molte donne, sfilare su una passerella è un piccolo sogno, un modo per sentirsi valorizzate. Lei ha voluto regalare questa esperienza a chi ha conosciuto la paura e il dolore, ma anche la voglia di rinascere”.
Balleari sottolinea anche il messaggio di fiducia che la sfilata porta con sé: “Quando si riceve una diagnosi oncologica si pensa subito al peggio, ma oggi, grazie ai progressi nella prevenzione e nelle cure, la sopravvivenza è aumentata. Questa sfilata è anche un modo per ricordarlo: grazie alla diagnosi precoce, alle terapie e all’umanità dei professionisti della nostra sanità, si può vincere. Perché, come dice un mio caro amico, a volte cura più una carezza che una medicina”.
A introdurre la serata sarà la professoressa Lucia Del Mastro, direttrice della Clinica di Oncologia Medica dell’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino e coordinatrice della Breast Unit di Genova: “Questa iniziativa ha un’importanza fondamentale - spiega - perché la gioia, anche in un momento difficile, è parte della cura. La sfilata non riguarda solo le donne guarite, ma anche, e forse soprattutto, quelle che sono ancora in trattamento. Per loro rappresenta un momento di leggerezza, di vita condivisa, e rafforza quella che chiamiamo alleanza terapeutica”.
“Devo dire - prosegue Del Mastro - che ho trovato un entusiasmo sorprendente: le nostre pazienti hanno partecipato con una gioia che non mi aspettavo, e questo entusiasmo ha contagiato anche noi medici. Preparare l’evento insieme è stato un momento di crescita reciproca, un’occasione di vicinanza e di bellezza che resterà nel cuore di tutti”.
A cogliere il valore profondo della sfilata è anche la consigliera comunale Donatella Alfonso, che la definisce “un messaggio di speranza e di riconoscimento verso tutte le donne che, anche durante le cure, restano profondamente donne: forti, sensibili, piene di dignità”. “Hanno diritto di non sentirsi invisibili - aggiunge - di non essere nascoste dietro la malattia o i segni delle terapie. Spesso i trattamenti cambiano l’aspetto, ma iniziative come quella delle Farfalle Rosa ribaltano questa narrazione: fanno emergere la bellezza, la creatività e la vitalità che restano intatte anche nei momenti più difficili”.
Per Alfonso, la sfilata è anche una forma di cura interiore: “Aiuta a ritrovare la forza, la capacità di sorridere e persino di ridere di sé. È un atto di coraggio e di leggerezza, ma anche una forma di guarigione, perché la gioia e l’autostima sono parte essenziale del processo di rinascita”.
La Sfilata delle Farfalle Rosa è sostenuta da Regione Liguria e Comune di Genova, in collaborazione con Confcommercio Genova, Camera di Commercio e Federmoda, e conta sul sostegno delle istituzioni.
L’assessore regionale alla Sanità Massimo Nicolò ha ricordato che “la cura non passa solo dalle terapie, ma anche dalla capacità di ritrovare fiducia, identità e bellezza”.
La sfilata si concluderà con un momento simbolico: accanto alle modelle “per una sera” saliranno in passerella anche i loro “angeli”: mariti, compagni, figli e medici, in jeans e maglietta rosa, per accompagnarle per mano verso gli applausi del pubblico.














