Due furti in poche ore, due arresti: è questo il bilancio degli interventi della Polizia di Stato di Genova, che ieri ha fermato un 39enne e un 30enne, entrambi sorpresi mentre cercavano di portare via materiale e oggetti di valore in due diversi quartieri cittadini. In totale, nel primo episodio, erano stati sottratti circa 2.000 euro di attrezzatura edile. Resta salva per entrambi la presunzione d’innocenza fino a sentenza definitiva.
Il primo intervento è scattato ieri pomeriggio, intorno alle 17.45, quando il proprietario di un deposito in via delle Fabbriche ha chiamato il 112 segnalando la presenza di un intruso. Le volanti dell’U.P.G.S.P. sono arrivate rapidamente, mentre dalla sala operativa gli operatori analizzavano le immagini delle telecamere della zona: dalle riprese è emerso che il sospetto era fuggito da una porta secondaria, dopo averne forzato il lucchetto.
Gli agenti lo hanno intercettato poco dopo, sorprendendolo con un trolley, una valigetta e vari borsoni. All’interno c’erano attrezzi da lavoro e altri oggetti appena portati via dal magazzino, per un valore complessivo di circa 2.000 euro, insieme al lucchetto scassinato. Tutta la merce è stata riconosciuta dal proprietario e sequestrata per ulteriori accertamenti.
Il 39enne, pluripregiudicato, è stato arrestato per tentato furto aggravato e denunciato anche per ricettazione e porto di armi o oggetti atti a offendere. È stato trattenuto in attesa della direttissima di oggi.
Il secondo intervento è avvenuto nella notte in via Reta. Un 30enne del posto avrebbe infranto il finestrino di un furgone parcheggiato, introducendosi all’interno tra forti rumori. Le persone che abitano nella zona, insospettite, si sono affacciate e hanno visto la scena, chiamando immediatamente la Polizia e continuando a monitorare i movimenti dell’uomo.
All’arrivo degli agenti dell’U.P.G.S.P., il giovane è stato trovato nascosto nel sedile del passeggero. Nelle tasche aveva diverse carte carburante, mentre vicino al mezzo è stato rinvenuto un cacciavite presumibilmente usato per lo scasso. Portato in Questura, è risultato recidivo per reati contro la persona e il patrimonio e già sottoposto all’obbligo di presentazione alla P.G., imposto dal Tribunale di Genova il mese scorso.
Il proprietario del furgone è stato contattato e ha riconosciuto come proprie le carte carburante trovate addosso all’indagato, sporgendo denuncia. Anche per il 30enne è stata disposta la direttissima nella mattinata di oggi.