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Attualità | 03 dicembre 2025, 15:32

Ex Ilva, i cittadini scrivono al Prefetto: “Noi esasperati dai cortei e dai blocchi stradali. Compiute azioni arroganti e irrispettose”

Una lunga lettera firmata da comitati, associazioni e realtà di Cornigliano e Genova chiede l’intervento immediato di Prefetto, Questore e Sindaca: “Pur comprendendo le motivazioni della protesta, le modalità adottate stanno negando libertà di movimento, diritto al lavoro e regolare svolgimento dei servizi”

Ex Ilva, i cittadini scrivono al Prefetto: “Noi esasperati dai cortei e dai blocchi stradali. Compiute azioni arroganti e irrispettose”

Alla vigilia di una nuova giornata di mobilitazione attorno all’ex Ilva, con lo sciopero generale dei metalmeccanici da un lato e la manifestazione dei residenti convocata in piazza Massena dall’altro, arriva anche una lettera ufficiale indirizzata alle istituzioni. Il documento, inviato alla prefetta Cinzia Torraco, alla questora Silvia Burdese e alla sindaca Silvia Salis, raccoglie le firme di numerosi comitati e associazioni di Cornigliano e di diversi quartieri cittadini.

I firmatari dichiarano la propria "esasperazione per i disagi" legati ai cortei e ai blocchi stradali che da giorni accompagnano la protesta dei lavoratori dell’ex Ilva. Pur riconoscendo le motivazioni degli operai, contestano le modalità messe in atto, che, si legge, starebbero "negando alla cittadinanza diritti essenziali" come “la libertà di movimento, il diritto al lavoro attraverso l’interruzione della normale circolazione di persone e merci, nonché il regolare svolgimento dei servizi pubblici”.

La lettera richiama anche le difficoltà registrate da chi ha necessità urgenti: “Molti cittadini stanno incontrando difficoltà nel ricevere assistenza medica o raggiungere il pronto soccorso”. Nel testo vengono inoltre segnalati l’impiego di mezzi ritenuti non idonei alla circolazione urbana, l’occupazione prolungata delle carreggiate e l’accensione di falò che, secondo i residenti, avrebbero già arrecato danni al manto stradale recentemente rifatto con risorse pubbliche.

Comportamenti definiti “arroganti e irrispettosi”, che a giudizio dei firmatari stanno “compromettendo la vita quotidiana di interi quartieri” e generando un malcontento crescente. Per questo, la richiesta rivolta alle istituzioni è chiara: intervenire affinché la situazione venga riportata alla normalità nel più breve tempo possibile.

La missiva è firmata da un'insieme di realtà: Cornigliano per la città, CIV di Cornigliano, APS Cornigliano Borderline, Associazione Viviamo Cornigliano, Associazione Per Cornigliano, APS Mundo Tierra, Comitato via Sestri e dintorni, Associazione Celano Boxe, U Mercou de Zena, Comitato sociale ambulanti Liguria e nazionali, Giustizia sociale, comitati di quartiere di Campi, Linneo, Begato e dintorni, Comitato Genova No Rischi 5G, Assocasa Genova, APS/ASD Cerchio Blu e altri soggetti del territorio.

Federico Antonopulo

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