Il Consiglio comunale di Genova ha approvato con 32 voti favorevoli l’ordine del giorno presentato da Paola Bordilli, capogruppo della Lega, volto a tutelare le attività commerciali e le associazioni ospitate nei voltini ferroviari di via Buranello, a Sampierdarena.
L’approvazione impegna ora il sindaco e la Giunta a ricostituire un tavolo di lavoro con commercianti, associazioni, RFI e soggetti competenti; a partecipare a una commissione consiliare dedicata, da convocarsi il prima possibile; a promuovere iniziative culturali e commerciali per valorizzare l’area di via Buranello; e a rafforzare la comunicazione con residenti e Municipio Centro Ovest, garantendo aggiornamenti costanti e trasparenti. L’obiettivo condiviso è evitare che una zona già fragile perda ulteriori attività e punti di riferimento, preservando il ruolo sociale ed economico dei voltini ferroviari nel contesto di Sampierdarena.
Il documento, sottoscritto anche dal consigliere Alessio Bevilacqua e dagli altri gruppi di minoranza, è stato presentato a seguito delle comunicazioni di rilascio inviate a partire dal 10 novembre. Bordilli ha sottolineato che tali atti contrasterebbero con le dichiarazioni rese il 4 novembre dall’assessore competente, quando in risposta a interrogazioni ai sensi dell’articolo 54 era stato affermato che non risultavano in corso azioni di sfratto.
L’ordine del giorno ricorda inoltre che nel 2023 il Comune aveva ottenuto da RFI un comodato d’uso gratuito di una significativa porzione dei voltini, un passaggio considerato fondamentale per la riqualificazione dell’area. In passato, tavoli condivisi tra Comune, Municipi, RFI e associazioni dei commercianti avevano contribuito a prevenire situazioni critiche analoghe. La preoccupazione principale, spiegano i firmatari, è l’impatto sociale ed economico che un rilascio forzato avrebbe su Sampierdarena: la chiusura delle attività metterebbe a rischio occupazione, vitalità commerciale e un patrimonio culturale che caratterizza storicamente la via.
L’assessora al Commercio Tiziana Beghin ha espresso un sostanziale accordo con l’ordine del giorno, pur segnalando alcune precisazioni tecniche. “Fondamentalmente non si tratta di sfratti - ha dichiarato - ma di una conclusione considerata negativa nei confronti dei soli due interlocutori ritenuti da RFI disponibili a far eseguire le ispezioni”.
Beghin ha ricordato che la priorità del Comune deve restare la sicurezza della struttura ferroviaria, ma ha anche evidenziato criticità emerse nelle ultime settimane: “Si rileva una certa distonia tra quanto dichiarato da chi compie materialmente le ispezioni e quanto poi viene comunicato in modo non coerente a RFI”. Una situazione, ha aggiunto, che merita maggiore controllo e approfondimento.
L’assessora ha inoltre riferito che il 20 novembre RFI ha confermato ufficialmente l’assenza di procedure di sfratto, parlando invece di semplici richieste di rilascio. “In effetti lo sfratto non c’è stato”, ha ribadito, sottolineando comunque la necessità di un monitoraggio bipartisan della vicenda. Quanto alla convocazione di una commissione consiliare dedicata entro dicembre, come richiesto dall’ordine del giorno, Beghin ha espresso qualche riserva sui tempi, legata anche alla disponibilità degli operatori nel periodo festivo.














