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Politica | 30 maggio 2018, 15:58

Al via gli Stati Generali dell'Educazione a Palazzo Tursi

Appuntamento con le giornate dell'ascolto, il 30 e il 31 maggio: 140 interventi di associazioni, educatori, famiglie e rappresentanti delle istituzioni si alterneranno presso il Salone di Rappresentanza del Comune

Al via gli Stati Generali dell'Educazione a Palazzo Tursi

E’ partito il percorso degli Stati generali dell’Educazione, l’iniziativa promossa dal Comune di Genova attraverso l’Agenzia per la Famiglia, finalizzata al confronto di professionisti, istituzioni e di tutti i soggetti che hanno a che fare con l’educazione. L’obbiettivo è sviluppare nuove sinergie e progetti educativi capaci di soddisfare i bisogni delle persone, e intervenire laddove si manifestano elementi critici.

L’iniziativa si articola in due fasi distinte; si inizia con due giornate dedicate all’ascolto del mondo dell’educazione, il 30 e il 31 di maggio, durante le quali professionisti del mondo pubblico e privato, associazioni e rappresentanti delle istituzioni si alterneranno in una serie di interventi di cinque minuti l’uno presso il Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi, dalle 10.00 alle 19.00.

Questa sarà l’occasione per avviare un dialogo e una riflessione che confluiranno nella giornata finale degli Stati generali, in programma per il 22 settembre prossimo presso Palazzo Ducale. Allora l’organizzazione si farà carico di presentare una serie di approfondimenti sui temi di maggior interesse emersi nella fase di ascolto, oltre ad una serie di proposte e progetti concreti. Si parlerà di educazione nel senso più ampio del termine, nella consapevolezza della responsabilità verso le future generazioni. “Si tratta di un’esperienza innovativa; abbiamo 140 interventi in programma, 70 fra giovani, rappresentanti delle istituzioni ed educatori al giorno verranno qui per parlare del tema dell’educazione e proporre iniziative alla città”, ha spiegato Simonetta Saverio, responsabile dell’Agenzia comunale per la famiglia.

L’iniziativa ha registrato anche la partecipazione del Sert dell’Asl 3 genovese: “Ci siamo resi conto in questi anni come il problema dell’educazione sia sempre più centrale – spiega il direttore del Sert dell’Asl 3 Giorgio Schiappacasse - . Dobbiamo tarare i nostri interventi su ragazzini sempre più giovani, perché situazioni di disagio, uso di stupefacenti e adozione di comportamenti a rischio sono aspetti che riguardano sempre di più anche i ragazzi di 14 e 15 anni. Proprio per questo abbiamo uno spazio dedicato agli adolescenti e all’ascolto dei genitori, che si chiama My Space. E proprio con i genitori in questi anni abbiamo costruito percorsi di alleanza, perché proprio loro vanno aiutati nel recupero delle capacità educative, per questo abbiamo sentito insieme al Comune l’esigenza di riparlare tutti insieme del tema dell’educazione: bisogna che tutta la società rifletta sui messaggi e sulle lacune educative che abbiamo”.

RG


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