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Attualità | 05 luglio 2018, 18:45

Voltri, manca poco per il nuovo Palazzo della Salute

Il consigliere regionale Valter Ferrando conferma: “I lavori stanno proseguendo. Il pian terreno ospiterà i medici di famiglia, un asilo Alzheimer, le visite specialistiche, la diagnostica leggera e la neuropsichiatria infantile”. Da definire il primo piano. Ipotesi medicina legale

Voltri, manca poco per il nuovo Palazzo della Salute

 Proseguono a ritmo spedito i lavori per la realizzazione del nuovo Palazzo della Salute di Voltri, un progetto fortemente voluto da Municipio e Comune negli anni scorsi e venutosi finalmente a concretare dopo anni di passaggi burocratici.

Le ruspe, le scavatrici e le gru - per fortuna - viaggiano più velocemente delle carte e dei documenti e il taglio del nastro s’avvicina sempre di più. Gli ambulatori, nel cuore della delegazione ponentina, saranno al servizio della cittadinanza attraverso la Asl 3.

Valter Ferrando - crevarese, uomo ‘forte’ della sinistra in questo estremo lembo a ovest della città - nella sua veste di consigliere regionale ha seguito sin dal principio il lungo e delicato iter che ha portato alla creazione di un ‘sogno’: la sanità per i voltresi sotto le loro case. E’ lui a ricordare i vari passaggi: “Nei primi anni Duemila, emerge un forte bisogno di ‘territorializzare’ la sanità. Una nuova filosofia, che apre la strada alle prime richieste di case della salute. A Voltri s’individua l’ex Coproma, uno stabilimento abbandonato (ospitava un’attività industriale di saldatura) in una zona strategica della delegazione. La proposta parte dal Municipio e viene sostenuta dal Comune. Inizia un percorso con la Regione e, nel 2007, la Giunta Burlando dà il suo via libera. Io ho sempre sostenuto questo progetto, così come quello per la casa della salute di Pegli, oggi già operativa”.

Il percorso sembra tracciato, ma in realtà si rivela con qualche intoppo: “Dopo l’ok della Regione, parte una lunga trafila burocratica, visto che l’area e la struttura sono di proprietà del Demanio, che le cede gratuitamente alla Regione con destinazione d’uso sociosanitaria. Parte la procedura e, nel 2017, si arriva alla posa della prima pietra: dieci anni dopo l’inizio del percorso. Si sarebbe potuti partire due anni prima, nel 2015, ma i fondi stanziati dalla Giunta sono stati spostati per interventi molto urgenti alla cardiochirurgia del San Martino. La Regione però ha garantito che quei soldi sarebbero stati investiti nuovamente per l’ex Coproma nel bilancio seguente. E così è avvenuto”.

Il cambio di amministrazione - dal centrosinistra di Burlando (dove Ferrando, eletto nelle file del Partito Democratico, era in maggioranza) al centrodestra di Toti - non ha portato criticità, né rallentamenti. La casa della salute è sempre stata un progetto condiviso. Una necessità sentita da tutti gli orientamenti politici.

“La nuova amministrazione - conferma Ferrando - ha continuato sulla scia di quella precedente. I lavori stanno procedendo velocemente e nel giro di poco tempo si concluderanno. L’ex Coproma consta due piani di circa mille metri quadrati l’uno. Per il momento, però, sono stati decisi solo i servizi per il piano terra: ambulatori di medici di famiglia in associazione (per restare aperti anche nei prefestivi e festivi, a turno), un asilo Alzheimer dove le famiglie potranno portare i malati al mattino e andarli a prendere la sera, la diagnostica leggera e poi la medicina specialistica, tra cui neuropsichiatria infantile, che al momento si trova in una struttura unica insieme a quella per gli adulti in via Lemerle. Per il piano superiore, invece, servono ancora dei fondi. C’è un progetto del distretto socio sanitario del ponente e dell’Asl per trasferire lì la medicina legale dell’Asl3, ma tutto è ancora da decidere”.

E’ un bel pezzo di waterfront voltrese, quello che verrà riqualificato. Peraltro con un servizio essenziale e di pubblica e indubbia utilità. Naturale, stando qui in passeggiata, porre la seconda domanda. E la piscina ‘Mameli’? Anche questa verrà riqualificata. Lo scorso febbraio la giunta Bucci, presentando il nuovo piano triennale dei lavori pubblici, ha inserito anche il secondo lotto dell’impianto voltrese. L’intenzione quindi, anche in questo caso, è chiudere un ‘buco nero’ aperto ormai da moltissimi anni.

Lo stesso presidente del Municipio, Claudio Chiarotti, ha confermato: “La fase della bonifica è terminata. Quella relativa all’amianto e quella cosiddetta ‘bellica’. Il finanziamento firmato da Doria è stato confermato dalla giunta Bucci: lo stanziamento è ufficiale sul triennale del 2018, è stata capita l’importanza sociale del progetto. Il passaggio successivo riguarda la cantierizzazione, entro la fine del 2019 Voltri avrà la piscina nuova”.

Alberto Bruzzone

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