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Economia | 11 febbraio 2019, 10:42

In Liguria crescono imprese giovanili, femminili e straniere

Nel 2018 ancora segno positivo per il saldo delle imprese liguri, anche se il trend di crescita rallenta: i dati forniti da Unioncamere Liguria

In Liguria crescono imprese giovanili, femminili e straniere

Complessivamente il sistema delle imprese liguri tiene anche nel 2018, registrando un saldo positivo fra attività che chiudono i battenti e le nuove aperture; la tendenza alla crescita tuttavia diventa più timida rispetto all'anno precedente: questa la fotografia del tessuto economico produttivo della regione restituito dai dati di Unioncamere Liguria.

A fronte di un saldo complessivamente positivo per le imprese liguri, l’imprenditoria giovanile, femminile e straniera reggono: nel 2018 il saldo tra iscrizioni e cessazioni risulta positivo per tutte e tre le tipologie, anche se in leggero calo rispetto al 2017 (imprese giovanili +1.414, femminili +9 e straniere +496 unità).

Nel panorama nazionale, la Liguria resta salda al 2° posto per tasso di imprenditorialità straniera (12,9%, 3 punti percentuali sopra la media italiana), subito dopo la Toscana; mantiene il 15° posto sia per quanto riguarda le imprese “rosa”(22,1%, di poco superiore al valore nazionale) che per le imprese giovanili (8,2% contro il 9,4% registrato in Italia).

Il settore preferito dai giovani è il commercio, che incide per il 25% sul totale delle attività, seppur in calo del 4,7% rispetto al 2017, seguito dalle costruzioni, che perdono il 7,8% delle imprese. Anche il settore turistico, fino allo scorso anno in crescita, ha accusato una lieve flessione (-0,9%). Quasi un’impresa femminile su tre svolge attività commerciale (in lieve flessione, -1,6%); seguono i servizi di alloggio e ristorazione, in aumento dell’1,9% e altre attività di servizi (+2,9%), in particolare parrucchiere ed estetiste. Gli stranieri, infine, sono più numerosi nelle costruzioni (+1,9% rispetto al 2017), settore in cui confluisce il 38% delle imprese straniere, seguito dal commercio (+0,9%) e, molto più distanziati, i servizi di alloggio e ristorazione (+5,8%). La comunità straniera più numerosa resta quella albanese (il 14,4% degli stranieri), seguita da quella marocchina (12,5%), rumena (8,0%) e infine cinese (6,2%). 

Gli addetti delle imprese giovanili ammontano a 22.286 unità, in calo del 2,3% rispetto al 2017, e rappresentano il 4,9% del totale degli addetti. In aumento dello 0,4% gli addetti delle imprese femminili: salgono a 79.211 unità e rappresentano il 17,3% del totale degli addetti. Continua la graduale e costante crescita degli addetti nelle imprese: tra il 2017 e il 2018 sono cresciuti del 3,2% raggiungendo quota 31.040 (il 6,8% del totale degli addetti).

Redazione

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