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| 11 febbraio 2019, 15:53

Olocausto, Albenga: il professore di storia "salta" il Giorno della Memoria. Sconcerto dei genitori

In un istituto superiore di Albenga "buco" nell'attività didattica sul ricordo della Shoah. Insegnante di storia convocato dalla preside

La casacca di Gilberto Salmoni, internato nel campo di Buchenwald a 15 anni

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Stupore misto a sconcerto: alcuni genitori dei ragazzi che frequentano un istituto superiore di Albenga hanno recepito con questi sentimenti la notizia che un professore si sarebbe defilato dal programma che prevedeva la commemorazione delle vittime dell'Olocausto. Una defezione che, rispetto ai piani concordati con i docenti e coordinati dalla preside, non è passata inosservata. 

Il tutto si inserisce nell'attività didattica per il Giorno della Memoria, l'iniziativa che preserva il ricordo della Shoah, istituita dalle Nazioni Unite e celebrata in tutto il mondo, con attenzione specialissima nelle scuole per spiegare alle giovani generazioni un marchio purtroppo indelebile della storia. 

E il professore al centro di questa vicenda, nell'istituto ingauno, insegna proprio storia. Ciascun docente ha aderito alla proposta di portare il proprio contributo in classe per i giorni che precedevano domenica 27 gennaio, il Giorno della Memoria appunto. Tranne - è questo che contestano alcuni genitori - il professore della materia più attinente: storia

I ragazzi della scuola albenganese per l'occasione hanno anche allestito una mostra, dedicata al gruppo della Rosa Bianca, quello di alcuni studenti tedeschi che tra il 1942 e il 1943 si opposero in modo non violento al regime nazista, prima di venir processati e condannati a morte per decapitazione. 

Non è ancora chiaro perché il professore di storia non si sia uniformato al programma sovrinteso dalla dirigente didattica e delineato dal consiglio docenti. Sta di fatto che alcuni genitori si sono stupiti del fatto, vedendo i ragazzi lasciati orfani di un'importante lezione di memoria e di vita. Così alcune voci si sono levate per informare la preside e chiederne l'intervento. Quest'ultima è in attesa di incontrare il professore, che negli ultimi giorni non ha svolto lezione per malattia, in modo da diradare le nebbie sulla vicenda. 

Il professore è anche un pubblico amministratore, essendo consigliere comunale in una cittadina del ponente ligure, e ricopre un ruolo in un'importante associazione di enti pubblici. 

La preside, reduce da corsi di aggiornamento che l'hanno tenuta lontano dall'area albenganese, torna con il proposito di fare chiarezza, a tutela del percorso formativo dei ragazzi. "Non ho ancora avuto modo di parlare con il docente in questione, ma anche a me è stato riferito questo episodio - conferma - Non ho ancora avuto modo di approfondire con il professore che convocherò, comunque, nei prossimi giorni per poter sentire la sua versione dei fatti"

Prosegue la dirigente: "Vorrei precisare che l'indicazione che era stata data ai docenti era quella di avere con i ragazzi un momento di riflessione sul Giorno della Memoria e che la classe in questione ha lavorato a lungo sul tema con l'insegnante di religione, che ha seguito i ragazzi nella realizzazione di una mostra".

"Voglio sperare - conclude - che proprio di fronte a questa valutazione il professore abbia deciso di non soffermarsi ulteriormente sul tema"

Redazione

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