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Innovazione | 28 marzo 2019, 14:06

"Bond va in soffitta", nel futuro gli 007 sempre più in azione dietro al computer

Paolo Scotto di Castelbianco, ex direttore della Scuola di formazione del Dis, ha presentato al pubblico il report annuale sull'intelligence, presso l'aula Meridiana dell'Università di Genova

"Bond va in soffitta", nel futuro gli 007 sempre più in azione dietro al computer

La sicurezza nazionale e il nuovo ruolo dell'Intelligence sono i temi al centro dell'incontro che si è svolto presso l'aula Meridiana dell'Università di Genova,  uno dei primi Atenei italiani a aver attivato una collaborazione con il Dis per sviluppare la cultura della sicurezza, con il titolo "Bond va in soffitta".

L'incontro, aperto dai saluti del rettore Paolo Comanducci, è stato caratterizzato dall'intervento di Paolo Scotto di Castelbianco, già direttore della Scuola di formazione del Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza (DIS), che ha spiegato al pubblico, fatto di studenti, addetti ai lavori e autorità, i principali cambiamenti che il lavoro dell'intelligence sta vivendo e vivrà nel breve periodo. Scotto di Castelbianco ha anche presentato il rapporto annuale sulle attività dell'intelligence italiana: "Genova - ha commentato - è un'eccellenza nazionale nel campo della sicurezza cyber, nel senso che l'università non è solo un luogo in cui staticamente si trasmette il sapere, ma una fonte di idee innovative davvero interessanti".

Scotto di Castelbianco ha poi rassicurato sul pericolo terrorismo nel capoluogo ligure: "Il fatto che la città, con il suo porto, sia un centro strategico per i collegamenti con l'estero infatti implica una maggiore attenzione che, comunque, non si traduce in allarme".

Scotto di Castelbianco sulle nuove minacce a cui i servizi di sicurezza devono fare fronte:

La riforma del Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica, introdotta dalla Legge 124 del 3 agosto 2007, prevede che il Governo riferisca ogni anno al Parlamento, con una relazione non classificata, sulla politica dell’informazione per la sicurezza e sui risultati ottenuti nel corso dell’anno precedente.

A questa relazione annuale è allegato il Documento di Sicurezza Nazionale concernente le attività relative alla protezione delle infrastrutture critiche materiali e immateriali nonché alla protezione cibernetica e alla sicurezza informatica.

La relazione annuale e altre utili fonti di informazione sulle attività dei servizi di sicurezza italiani:

La conferenza sarà occasione per la presentazione al pubblico della relazione relativa al 2018. In premessa sono affrontate le maggiori sfide con cui l’intelligence è stata chiamata a confrontarsi nello svolgimento della propria missione di tutela della sicurezza nazionale, e un focus sui principali risultati info-valutativi. Il lavoro fa poi il punto sui principali temi di interessa per i servizi, quali gli scenari geopolitici, la sicurezza economico-finanziaria, il terrorismo jihadista, l'immigrazione clandestina, l'eversione e gli estremismi.

Il Documento di Sicurezza Nazionale è infine dedicato alle dinamiche che hanno interessato l’architettura di sicurezza cibernetica del nostro Paese e volto a fornire una fotografia della minaccia cyber in Italia.

Redazione

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