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Eventi | 23 aprile 2019, 14:00

"Hostia": 'l'innocenza del male' di Bonadonna raccontata da Lino Guanciale

Sabato 27 aprile alle ore 17.30 alla Passeggiata Libro-Caffè, in piazza Santa Croce, presentazione del libro “Hostia. L’innocenza del male” di Federico Bonadonna, con Lino Guanciale

"Hostia": 'l'innocenza del male' di Bonadonna raccontata da Lino Guanciale

Sabato 27 aprile alle ore 17.30 alla Passeggiata Libro-Caffè, in piazza Santa Croce, presentazione del libro “Hostia. L’innocenza del male” (Round Robin ed.) di Federico Bonadonna, con Lino Guanciale. Modera Fabio Caccia.

Il noto attore, dopo il successo dei “Ragazzi di vita” (leggi e guarda QUI l’intervista) torna a Genova e lo fa con un doppio appuntamento. A teatro con “La classe operaia va in paradiso” (alla Corte dal 23 al 28 Aprile), e con il romanzo a tinte forti di Federico Bonadonna.

Con l’autore, infatti, Lino Guanciale presenterà e leggerà alcuni passi di "Hostia" (tra i finalisti del Premio Strega 2019). Bonadonna ritorna ancora una volta nei luoghi pasoliniani e sulla loro componente di sofferenza per raccontare una storia in grado di restituire il disagio del nostro tempo, trascinando il lettore in una serie di eventi sconvolgenti la cui chiave sarà svelata solo nell’ultima parola. Attraverso lo stile del racconto familiare, e insieme del noir, "Hostia" è la storia della personale “guerra” di Martino, giovane psicologo del servizio sociale del litorale, che si imbatte nel caso di Emma, una bambina di sette anni, vittima di abusi che che si masturba a sangue. Il giovane scenderà fino all’inferno per salvare la piccola e scoprire cosa nasconde il suo comportamento e, soprattutto, perché una potente politica impedisce che la minore sia data in affidamento. E per farlo dovrà tornare anche lui dalla sua psicoanalista per intraprendere un viaggio nel suo passato che riporterà alla memoria un abuso mai rivelato.

Federico Bonadonna ha lavorato vent’anni nel settore delle politiche sociali. Dal 2008 vive e lavora all’estero come antropologo. Dopo il Libano è stato in Siria, Etiopia e Senegal. Tra i suoi romanzi ricordiamo Il nome del barbone (DeriveApprodi, 2001), da cui Citto Maselli ha tratto il film Civico Zero, Occasioni mancate. Antropologia delle marginalità estreme e politiche sociali per gente degli interstizi (L'Orecchio di Van Gogh 2009), La cognizione del potere (Castelvecchi 2015) e Hostia. L'innocenza del male (Round Robin Editrice 2018).

Redazione

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