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Attualità | 12 giugno 2019, 13:16

Rossetti sul bando per la risonanza: "Privilegia strutture con apparecchiature più grandi, colpita anche Esaote"

Il consigliere regionale del Partito Democratico: "Il bando di Alisa penalizza le aziende con macchine più piccole ma ugualmente affidabili, Toti chiarisca"

Rossetti sul bando per la risonanza: "Privilegia strutture con apparecchiature più grandi, colpita anche Esaote"

Il consigliere regionale del partito Democratico Pippo Rossetti esprime forte preoccupazione rispetto al bando di Alisa per i macchinari da risonanza magnetica.

"Il bando di Alisa incrementa i fondi dedicati agli esami per immagini (le risonanze magnetiche settoriali, appunto) ma che, come si evince dall’articolo pubblicato oggi sul Secolo XIX, assegna queste risorse solo alle strutture con apparecchiature più grandi, tagliando fuori quelle con macchine più piccole, ma ugualmente affidabili del punto di vista diagnostico, come certificato da una sentenza del Tar del Lazio, che ha sospeso un decreto ministeriale simile e che introduceva l’uso delle macchine grandi a svantaggio di quelle piccole - scrive Rossetti -. Il provvedimento di Alisa colpisce Esaote (che proprio a Genova produce i macchinari di dimensioni inferiori) e secondo Confindustria e Ascom Salute crea una discriminazione tra le aziende private che eseguono le diagnosi per immagini".

"Il Presidente Toti deve venire subito in Consiglio regionale a chiarire la sua posizione e a spiegarci cosa sia successo. Aveva promesso, poche settimane fa, di non danneggiare Esaote, ma poi Alisa estromette dal suo bando le apparecchiature prodotte da quell’azienda - si legge ancora nella nota stampa firmata da Rossetti -. Toti chiarisca quanto denunciano Ascom e Confindustria: quali sono le strutture discriminate dal bando di Alisa perché dispongono di apparecchiature piccole e quali sono, invece, quelle avvantaggiate perché utilizzano macchine più grandi? Per abbattere le liste di attesa Alisa doveva incrementare il budget per aumentare il numero di diagnosi e accertamenti da fare, non privilegiare alcune apparecchiature rispetto ad altre. Toti, inoltre, deve spiegare perché Alisa il 24 maggio scorso ha emesso questo bando, dopo che la Giunta regionale il 25 marzo, solo due mesi prima, aveva sospeso, in autotutela, una propria disposizione secondo la quale le risonanze magnetiche più piccole potevano essere utilizzate solo nei presidi in cui erano presenti anche quelle grandi. Che è come dire che possiamo usare l’utilitaria solo se in garage abbiamo un’auto di lusso".

"Come è possibile che una delibera di Giunta, che rimedia a un proprio errore, possa essere ignorata e persino contraddetta in modo così evidente da una gara di Alisa, che inspiegabilmente ripropone quell’effetto negativo che la Giunta aveva provato a correggere? - conclude Rossetti - Il presidente Toti ha la responsabilità di spiegarci perché Alisa ha fatto tutto questo".


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