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Economia | 26 settembre 2019, 18:56

Regione Liguria: si torna a parlare di apicoltura con la lotta alla varroa

Varroa destructor è l’acaro responsabile della varroatosi delle api, malattia che in assoluto arreca le maggiori perdite economiche al settore apistico

Nella foto (fonte Wikipedia): l'acaro varroa destructor

Nella foto (fonte Wikipedia): l'acaro varroa destructor

La Giunta della Regione Liguria ha recepito integralmente le Linee guida per il controllo dell’infestazione da Varroa destructor anno 2019, redatte dal Centro di referenza nazionale per l’apicoltura dell’IZSVE (Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie) e la tabella dei trattamenti consentiti in Italia.

Varroa destructor è l’acaro responsabile della varroatosi delle api, malattia che in assoluto arreca le maggiori perdite economiche al settore apistico. Tale patologia, infatti, deve continuamente essere contenuta su livelli di infestazione compatibili con la sopravvivenza delle colonie di api mediante periodici trattamenti farmacologici, pena la morte delle famiglie nell’arco di una o due stagioni apistiche.

La strategia ideale nella lotta alla varroa prevede un coordinamento tra gli apicoltori di una stessa zona in modo tale da limitare la presenza simultanea, nell’ambito del medesimo territorio, di colonie trattate e di colonie non trattate e realizzare un’alternanza dei principi attivi per scongiurare fenomeni di farmaco - resistenza.

Le apposite Linee guida del Centro di referenza nazionale per l’apicoltura indicano due obiettivi per la programmazione regionale degli interventi:

1) l’adozione da parte di tutti gli apicoltori presenti in un determinato ambito territoriale di trattamenti antivarroa da effettuarsi in un preciso arco di tempo individuato in funzione delle caratteristiche eco climatiche dello stesso;
2) la programmazione di controlli a campione diretti a verificare la corretta adozione dei trattamenti, l’adeguata copertura del territorio nonché la tempistica di esecuzione.

Tali interventi hanno lo scopo di proteggere il patrimonio apistico regionale dall’infestazione di questo pericoloso parassita e di tutelare le produzioni dai rischi derivanti dall’impiego di sostanze acaricide, salvaguardando così l’eccellenza del miele della nostra terra e il lavoro degli apicoltori liguri.

Comunicato stampa

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