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Politica | 25 novembre 2019, 15:04

Gianni Pastorino: "Consiglio regionale rinviato, Commissione ristretta per la legge elettorale no"

L'attacco del capogruppo in Regione di Linea Condivisa: "L’arroganza e la superficialità di questa maggioranza, ormai non ha più limiti"

Gianni Pastorino: "Consiglio regionale rinviato, Commissione ristretta per la legge elettorale no"

“Restiamo sconcertati che nonostante il disastro avvenuto in Liguria, in cui si contano centinaia di milioni di danni, in cui è prevista una possibile allerta per il prossimo fine settimana, oggi sia stata confermata la Commissione ristretta del Consiglio regionale, udite udite, sulla legge elettorale”.

Questo è quanto dichiarato dal Consigliere regionale e Capogruppo di Linea Condivisa, Gianni Pastorino, appena appreso che oggi la Commissione ristretta per la legge elettorale si riunirà, costi quel che costi.

Rinviato il Consiglio questa mattina per l’incontro in prefettura a Savona, in cui era prevista la presenza della Ministra De Michelis, non si capisce proprio come, in una situazione del genere, si faccia confermare una riunione sulla legge elettorale.

“Invece di andare in giro a fare sopralluoghi per vedere che cosa è successo in questi giorni, a parlare con le persone e cercare possibili soluzioni, si decide di parlare di meccanismi elettorali dentro il Consiglio. Sembra che per taluni Consiglieri sia più importante parlare di ciò che li riguarda che cercare di risolvere le innumerevoli criticità, presenti oggi, nella nostra regione”.

E’ pretestuoso dire  che la legge elettorale riguarda tutte e tutti, perché se così fosse,  sarebbe stato meglio coinvolgere una pluralità di voci, visto che se ne parla da anni di questo problema, coinvolgendo nella discussione, non solo le forze presenti in Consiglio. Invece le proposte di modifica elettorale sono state presentate in modo unilaterale a luglio 2019, prima della pausa estiva, addirittura una fatta pochi giorni fa, quando il termine ultimo per rendere possibile un’ approvazione di legge è metà gennaio 2020.

“Siamo da sempre contro il listino e a favore della doppia preferenza di genere, ma abbiamo sempre pensato che le discussioni devono essere nel merito e non proposte per meri interessi elettorali. Confermare la Commissione ristretta di oggi, ci appare inopportuno e sbagliato rispetto agli interessi dei cittadini che hanno vissuto in questi giorni una terrificante sfida e hanno bisogno di soluzioni concrete e rapide”.

Redazione


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