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Provincia | 17 agosto 2020, 12:05

Covid, Bassetti: "Continua la strategia del terrore, io non ci sto"

Dall’infettivologo del San Martino altra sferzata contro gli allarmisti

Covid, Bassetti: "Continua la strategia del terrore, io non ci sto"

Da qualche settimana i contagi da Covid19 sono tornati a salire. Nel mirino i comportamenti imprudenti dei giovani durante le serate di divertimento ed in vacanza, in particolare all’estero. Il livello di allarme si è di nuovo alzato e c’è chi teme nuove chiusure e rischi con l’inizio dell’anno scolastico. In questo contesto si spiega il nuovo decreto ministeriale uscito ieri, con il quale si impone l’uso della mascherina anche all’aperto dalle 18 alle 6 (nelle ore della cosidetta movida), nonché la chiusura di discoteche, sale da ballo e locali similari. 

Le polemiche arrivano puntuali da paladini della salute e difensori delle ragioni dell’economia. Come abbiamo visto nei duri mesi del lockdown, l’opinione pubblica si divide tra pessimisti e fiduciosi, sia nelle file dei cittadini comuni che degli esperti (virologi, immunologi, epidemiologi…). Giorni fa l’acceso botta e risposta tra Alberto Zangrillo, direttore della terapia intensiva del San Raffaele di Milano, e Andrea Crisanti, virologo che ha gestito l’emergenza in Veneto. Incriminata la frase pronunciata da Zangrillo alla trasmissione In Onda: “essere contagiati non significa essere malati”, definita da Crisanti un’affermazione pericolosissima, mentre a Padova “abbiamo decine e decine di di malati in reparto e in rianimazione”. Dati che prontamente venivano smentiti via Twitter dal professore milanese.

Anche Matteo Bassetti, direttore della Clinica malattie infettive del San Martino di Genova, è tornato ad esprimersi, fin dall’inizio dell’epidemia contrario a qualsiasi allarmismo. L’infettivologo ha pubblicato sul suo profilo Facebook tabelle con i dati dei contagi in Italia e nel mondo, con l’obiettivo di tranquillizzare i cittadini: "Sia nei Paesi che hanno utilizzato contromisure più severe contro la pandemia (Italia, Spagna, Germania) che nei Paesi che invece hanno usato metodi molto più 'blandi' (Usa, India), dove il virus è praticamente 'sfuggito di mano', i decessi in percentuale sono decisamente calati. I nuovi contagiati stanno meglio dei primi contagiati, o perché non si ammalano affatto (non è un caso che aumentano gli asintomatici) oppure perché la malattia è molto più gestibile dal punto di vista medico".

E Bassetti puntualizza anche sulle nuove norme: “Si continua nella strategia del terrore e dell’allarmismo senza pensare alle conseguenze di tutto questo. A questo gioco al massacro io non ci sto”.

Concludendo poi sarcastico: “Sappiate che in Italia il virus lavora e contagia solo di sera e di notte. Sarà mica un virus fornaio?”.

Di segno opposto le dichiarazioni di questa mattina del professor Massimo Galli, direttore di Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano “Danni all’economia? I contagi di Ferragosto ci costeranno di più. Aprire le discoteche non è stata certo un'idea né opportuna, né brillante, e sarebbe stato opportuno che chi di dovere lo avesse stabilito con chiarezza, senza consentire deroghe".

Redazione

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