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Attualità | 15 ottobre 2020, 14:22

Bucci sulla stretta anti-Covid: "Mi auguro ci consenta di vincere la sfida come a La Spezia" (VIDEO)

Il sindaco spiega ai cronisti di immaginare "un Natale normale per i genovesi", e ammette la criticità sui trasporti pubblici: "Tutti i mezzi in campo, ma non ho la soluzione in tasca. Occorre accentuare lo scaglionamento"

Bucci sulla stretta anti-Covid: "Mi auguro ci consenta di vincere la sfida come a La Spezia" (VIDEO)

Sono scattate oggi dalle 12.00 le misure anticovid aggiuntive per alcuni quartieri di Genova dove l'incidenza del Coronavirus fra gl abitanti è diventata troppo alta: il centro storico, Sampierdarena, Cornigliano e Rivarolo sono osservati speciali con l'assoluto divieto di assembramento per le strade, almeno fino al 13 novembre compreso.

Altre restrizioni riguardano i circoli sociali e ricreativi, che dovranno rimanere chiusi, le manifestazioni, sospese fino a nuovo ordine con l'eccezione di fiere e mercati, e le sale scommesse, costrette ad abbassare la saracinesca.

Queste restrizioni si sommano alla chiusura dei locali aperti 24 ore con i distributori automatici, allo stop per a vendita di alcolici da asporto fra le 21 e le 8 anche per negozi alimentari e supermercati.

Oggi il sindaco ha fornito vari chiarimenti ai giornalisti a margine di una conferenza stampa dedicata ad altro tema, a partire dalle polemiche legate alla chiusura dei circoli, i cui gestori ritengono penalizzante e immotivata di fronte al fatto che bar e pub possono continuare la loro attività: "Ho consigliato alle associazioni che hanno circoli in molte parti della città di consigliare ai loro soci di recarsi in zone non soggette alle restrizioni oppure di praticare attività online - ha dichiarato Bucci -. La ragione del provvedimento è che nelle zone dove abbiamo 8 o 9 positivi ogni diecimila abitanti dobbiamo limitare le possibilità di contagio, c'è poco da fare, e quando si fa attività sociale si produce assembramento per definizione. Se invece si decide di socializzare da un'altra parte le probabilità di infezione sono minori. Qua non c'è la volontà di fare battaglie contro qualcuno, ma l'esigenza di portare avanti la lotta contro il contagio. Se qualcuno ha dei suggerimenti razionali per migliorare le cose lo dica che lo implementiamo subito".

"Nei circoli non c'è a stessa situazione che troviamo nei bar, visto che in queste strutture entrano persone in una situazione non sotto controllo da un punto di vista sanitario - specifica il sindaco in risposta alle polemiche -. Nei bar questo controllo c'è ed è esercitato in forma continuativa, con le distante e i tavolini a norma, cosa che nei circoli non avviene: se qualcuna di queste realtà vuole codificarsi da un punto di vista sanitario come un esercizio commerciale la aiuteremo a farlo. Si devono mettere tutti in testa che siamo di fronte a un provvedimento di tipo sanitario e non di tipo economico o politico". 

Bucci riconosce poi come uno dei piani di maggiore criticità su Genova è quello del trasporto pubblico: "Stiamo affrontando questo problema, ma non ho ancora una soluzione pronta sul tema, salvo aver impiegato tutti i mezzi e il personale che abbiamo a disposizione. Stiamo valutando però la questione delle ore di punta, scaglionando le entrate a scuola più di ora e chiedere una simile misura anche al mondo produttivo. Abbiamo allo studio un provvedimento per chiedere a tutti di fare lo scaglionamento come si deve per vitare assembramenti, visto che al di fuori degli orari di maggior afflusso gli autobus si muovono spesso senza affollamento eccessivo "

Il sindaco poi manifesta ottimismo rispetto all'impatto di quello che è già stato ribattezzato come un mini-lockdown sull'evolversi dell'epidemia a Genova: "Ci auguriamo che si ripeta l'effetto di La Spezia, dove dopo l'implementazione di un'ordinanza simile alla nostra si è ritornato su valori del contagio meno preoccupanti. Mi immagino per i genovesi un Natale come tutti gli altri, come ho detto non si può morire di Covid ma neanche di fame; Lo sforzo per mantenere intatto il tessuto economico c'è e lo manterremo per consentire alla gente di andare avanti".

Bucci infine spiega come dal suo punto di vista, per quanto a Genova la misura non sarebbe né necessaria né in esame, ritenga sensato nel contrasto al Coronavirus un coprifuoco notturno, sul modello di quello assunto a Parigi e in diverse zone della Francia: "Possiamo discutere sugli orari, ma il coprifuoco serale e notturno è una misura ce limita l'orario dei potenziali contagi. Non è una misura sbagliata, perché non influenza l'economia, fatto salvo per i locali notturni. Noi non l'abbiamo in programma ma è un'azione che ha una strategia dietro: come questa ci dono molte cose che si possono fare contro il virus, ma credo he noni non ne avremo bisogno".

 

Carlo Ramoino e Chiara Manganaro


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