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Politica | 02 marzo 2021, 16:09

Titanio nel parco del Beigua, il Pd: "Tutelare l'area, la Regione blocchi subito i sondaggi"

"Il permesso di ricerca mineraria irrompe maniera del tutto contraddittoria ed illogica nel quadro delineato già da anni non solo dallo stesso Ente parco, ma anche dai Comuni di Urbe e Sassello, dalla cittadinanza, e addirittura da ultimo anche dal TAR"

Titanio nel parco del Beigua, il Pd: "Tutelare l'area, la Regione blocchi subito i sondaggi"

"Apprendiamo con incredulità la notizia del rilascio, attraverso Decreto Dirigenziale di Regione Liguria, del permesso di ricerca di titanio sul Monte Tarinè, nel parco del Beigua", scrive il gruppo del partito Democratico in Consiglio regionale in apertura di una nota stampa.

"Tale decisione irrompe maniera del tutto contraddittoria ed illogica nel quadro delineato già da anni non solo dallo stesso Ente parco, ma anche dai Comuni di Urbe e Sassello, dalla cittadinanza, e addirittura da ultimo anche dal TAR . aggiungono i consiglieri regionali del Pd -. Un quadro da cui emerge una ferma opposizione all’apertura di una miniera nel cuore del Parco del Beigua, fondata sulle ampiamente note possibili conseguenze che una tale operazione potrebbe avere sia in termini di pericolosità per la salute delle comunità coinvolte, sia in termini di rischio idrogeologico e di squilibrio naturalistico dell’area. Altrettanto noti sono, purtroppo, anche i tentativi ciclici da parte di CET di scardinare l’evidenza, alla luce dei quali risulta ancora meno credibile la versione dei fatti resa dall’assessore Scajola".

"La non invasività delle indagini oggetto del permesso, secondo l’assessore, sarebbe sufficiente a giustificarne lo svolgimento, fingendo così che non si tratti della già menzionata mera volontà di aggirare l’ostacolo posto dal territorio e dalle istituzioni all’estrazione del titanio - si legge in conclusione del documento -. Come Partito Democratico Liguria confidiamo nel fatto che, viste le dure reazioni della Comunità del Parco, dei Comuni coinvolti, delle associazioni ambientaliste e del territorio, questa infausta decisione venga rivista, risultando peraltro anche in contrasto con il modello di sviluppo portato avanti dalla comunità del Parco del Beigua, spesso decantato anche dall’amministrazione regionale, ma nei fatti mai perseguito e anzi, nei fatti ostacolato.

In caso contrario, siamo già al fianco, in questa battaglia, delle associazioni e dell’ente Parco, sostenendoli, per impedire la creazione, nel migliore dei casi, di un precedente così pericoloso per un’area che, risultando ampiamente vincolata e protetta anche a livello sovranazionale, non dovrebbe neppure essere oggetto di una simile discussione".

Redazione


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