/ Attualità

Attualità | 19 aprile 2021, 16:24

Galleria Mazzini cambia veste e torna a risplendere

Il ‘salotto buono’ della città cambia aspetto dopo i lavori ultimati; già rimosse le impalcature lato Teatro Carlo Felice, a breve lo saranno anche quelle su largo Lanfranco

Galleria Mazzini cambia veste e torna a risplendere

Galleria Mazzini torna a risplendere in tutto il suo fascino dopo la rimozione delle impalcature lato Teatro Carlo Felice: quelle collocate su largo Lanfranco sono ancora installate, ma hanno i giorni contati, a passaggio ultimato verranno anche riposizionati i meravigliosi lampadari completamente ripuliti; dopo la fase dei lavori il ‘salotto buono’ della città si presenta ancor più bello di prima e, al pari di molte altre perle cittadine, riacquisisce anche una forte attrattività per i genovesi e soprattutto per i turisti che si spera possano tornare il prima possibile in elevato numero.

La più famosa galleria pedonale di Genova non è solo un punto di passaggio o un luogo dal forte valore artistico: è anche e soprattutto un simbolo di primaria importanza nei ricordi e nei racconti tramandati di generazione in generazione dai genovesi. Ma è anche storicamente il via-vai di persone note e meno note che ha sempre destato l’attenzione dei più attenti e degli addetti ai lavori, quando si trattava di seguirne i movimenti e raccontarne incontri piuttosto che aneddoti. Ruolo di primaria importanza in tal senso lo ha sempre assunto il celebre ristorante Europa, sede di memorabili partite a scopone tra i membri della cosiddetta ‘Genova che conta’, come per esempio Aldo Spinelli e il compianto Riccardo Garrone, solo per citare alcuni nomi. E che dire della celebre fiera del libro che da sempre attrae decine e decine di lettori alla ricerca dell’ultimo volume da comprare, magari di seconda mano. Senza contare i negozi storici come per esempio ‘La fata dei bambini’, da sempre tappa quasi obbligata durante le festività natalizie per genitori e bambini.

I lavori di restauro sono stati complessi e per questo motivo hanno richiesto tempo. Normale che chi si sia trovato di passaggio abbia istintivamente storto il naso per la prolungata presenza delle impalcature, che però sono state necessarie per diverso tempo data la natura degli interventi. Nulla di anomalo, dunque. Nella prima fase degli interventi era stato trovato di tutto negli scarichi delle gronde della galleria. Si trattava di rifiuti ‘caduti’ dalle finestre che sovrastano la struttura. In questo modo erano stati tappati i fori di scorrimento per l’acqua, così che i cornicioni e tutto il resto erano stati danneggiati.

Nel tempo, inoltre, Genova è passata in zona sismica tre, quindi i lavori e le relative gare hanno dovuto essere parzialmente ripensate. Le tramogge erano dentro la muratura: i tubi, pieni di terra e arrugginiti, sono stati tirati fuori. Le facciate pesavano 38 tonnellate l’una, non avevano più la funzione statica originale, erano deteriorate e cominciavano a muoversi: all’inizio non si pensava di dover intervenire anche su questo, ma poi un operaio, appoggiandosi alla facciata, si è accorto che si muoveva. Piccoli inconvenienti che non hanno però portato a modificare più di tanto il timing dell’intervento, che adesso restituisce alla città un importante patrimonio tirato a lucido.

Redazione

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A APRILE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

Telegram Segui il nostro giornale anche su Telegram! Ricevi tutti gli aggiornamenti in tempo reale iscrivendoti gratuitamente. UNISCITI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium