Questo pomeriggio è stato invitato a intervenire, alla tavola rotonda organizzata da FIM, FIOM e UILM sulla vertenza della divisione di Automazioni in Leonardo, il consigliere del PD Armando Sanna.
“Sono intervenuto sui giornali sulla questione della divisione di Automazione di Leonardo con una proposta: ho lanciato l’idea al management di Leonardo di provare a ragione mettendo a sistema il super computer e il rilancio per la divisione di automazione. Questo perché credo che ad investimenti, da una parte o dall’altra, devono corrispondere anche ricadute occupazionali sul territorio che al momento non ci sono – commenta il consigliere Sanna –. 15 anni fa Genova era una delle capitali di Finmeccanica in Italia, oggi è solo uno stabilimento. Negli anni abbiamo visto uno spacchettamento continuo di quello che era Finmeccanica e che ha portato ad una diminuzione drastica di posti di lavoro. Spacchettando per spacchettare e salvare il salvabile, senza una visione di insieme e una strategia industriale reale genovese, abbiamo perso per strada lavoratori e cittadini genovesi”.
“3500 sono i lavoratori interessati dalle crisi sindacali in atto, 15.000 è il saldo negativo di residenti persi durante il 2020. Come è possibile che non si riesca a vedere in tutto questo una relazione causa-effetto? E’ necessaria una regia della politica, che ha il compito primario di indirizzare e indicare la via per il rilancio del nostro tessuto industriale. Serve un Patto per l’industria che coinvolga le istituzioni, le rappresentanze sindacali e industriali e il mondo della formazione”, conclude il consigliere.














