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Municipio Valpolcevera | 28 maggio 2021, 12:45

Certosa produce cultura: Compagnia del Suq e quartiere condiviso... fanno spettacolo

Dopo l'anteprima del 22 maggio alla Radura della Memoria, il gruppo teatrale e CertOSA Quartiere Condiviso propongono un fine settimana di spettacoli tratti da storie vere di un quartiere provato da molte difficoltà, ma che sta riscattando il disagio attraverso integrazione e cultura

Certosa produce cultura: Compagnia del Suq e quartiere condiviso... fanno spettacolo

Non periferia ma delegazione e luogo dove si vive con qualità. Questa è Certosa, zona chiave per la geografia del Nord-Ovest genovese; porta della Valpolcevera, collegamento tra centro Genova, Valpolcevera e ponente della città.

E per affermare tale concetto e stile di vita il modo migliore è partire dalla cultura, che porta fortemente in zona CertOSA Quartiere Condiviso con momento essenziale in tal senso il fine settimana di sabato 29 e domenica 30 maggio, quando andrà in scena lo spettacolo ‘Mercanti di storia’, che ha già avuto un’anteprima il 22 maggio presso la Radura della Memoria a cura dell’attivissima Compagnia del Suq, con la regia di Enrico Campanati e Carla Peirolero.

Ennesima iniziativa di livello da parte di CertOSA Quartiere Condiviso il cui lavoro negli ultimi tempi ha permesso a questo quartiere di rialzare la testa, dopo il crollo del Ponte Morandi avvenuto in tempo già di crisi sociale ed economica globale.

Il progetto è iniziato nel 2019. La Compagnia del Suq ha trasferito al Mercato di Certosa la filosofia che la contraddistingue su condivisione, multiculturalità, incontro, convivialità. Stesse emozioni che pone, da oltre 20 anni, con il Suq Festival al Porto Antico.

“Obiettivo - spiegano gli organizzatori - raggiungere più persone possibili, contaminare i gruppi, incrociare target diversi, ricucire il tessuto di relazione e ridare centralità alla periferia per raggiungere una nuova integrazione. Dopo due anni di incontri, ecolaboratori, cene interculturali, video racconti multilingue e attività online durante la pandemia, ora Certosa va in scena e a parlare sono le voci dei cittadini. Le loro vere storie sono al centro dello spettacolo teatrale ‘Mercanti di storia’”.

Debutto 29 maggio, come detto, alle 16 al Mercato comunale. Domenica si replica. Stesso orario ma presso il chiostro della chiesa San Bartolomeo a Certosa. Personaggi ed interpreti tredici cittadini dall’ampia fascia d'età: tra i 24 e i 73 anni, diretti da Enrico Campanati e Carla Peirolero, quest’ultima anche project manager.

Sabato, a seguire lo spettacolo, alle 18,30 ecco ‘Certosa parole e musica’. Rap, teatro e cabaret con Paolo Lazarich, Ema De Grigoli, Jordan Verallo e Popular Chic, coordinati da Andrea Mangolini e Teatro Soc Certosa.

Il copione è fatto di storie vere, racconti della gente in zona, sfollati per il crollo, una bimba arrivata dall’Ecuador con le sue difficoltà ad integrarsi, ma anche ricordi legati alla Resistenza, come quello di don Gallo, nativo proprio di Certosa e partigiano a 17 anni insieme al fratello Dino.

“Tutto - spiega Carla Peirolero - ruotava intorno all’idea che per rigenerare un luogo non bastano le opere edilizie e architettoniche, le relazioni sono il cemento con cui edificare il futuro. Perché la cultura, il teatro, l’arte, sono motore di socialità, di creatività condivisa, ottime cure contro l’isolamento”.

Ed all’attivo di CertOsa Quartiere Condiviso anche il giornalino di quartiere ‘CertOsiamo’, che viene distribuito tra i banchi del mercato, con la spesa a domicilio. Molti i temi trattati; tra questi la cucina e ricette tradizionali e multiculturali, ecologia, la vita di Certosa tra vecchi abitanti storicamente insediati nel quartiere e nuovi, arrivati da Albania, Nigeria, Egitto, Ecuador.

Per la Fondazione Compagnia di San Paolo, che ha collaborato al progetto, Nicoletta Viziano facente parte del Comitato di Gestione, ha sottolineato l’importanza di cultura e partecipazione. “Con il Bando Civica ha detto - ci siamo proposti di innovare prodotti e processi culturali per rispondere a bisogni civici individuati: migliorare la convivenza e la coesione sociale, la qualità della cittadinanza, contrastare le discriminazioni, favorire la consapevolezza sui diritti individuali, civili e sociali, disgregare le disuguaglianze nella distribuzione delle opportunità che consentano alle persone di vivere in modo attivo e rispettoso del sé e degli altri”.

“Rafforzare il senso di identità e di comunità è più che mai importante per ritrovarsi dopo mesi di limitazioni”, fa eco l’assessore comunale al Commercio e ai Grandi Eventi, Paola Bordilli, sostenendo come “Certosa, che ha molto sofferto negli ultimi anni, oggi è al centro di un piano di rigenerazione e rilancio da parte dell’amministrazione comunale, a partire dall’ambizioso progetto della riqualificazione delle aree sotto il nuovo Ponte San Giorgio”.

Dino Frambati

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