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Attualità | 05 giugno 2021, 17:50

Il gruppo Vince Genova: più piante in città contro lo smog

La mozione presentata da Marta Brusoni, Carmelo Cassibba e Vittorio Ottonello verrà discussa nel prossimo Consiglio Comunale di martedì. Coldiretti: cinquemila alberi in un anno assorbono 228 chili di Pm 10

Il gruppo Vince Genova: più piante in città contro lo smog

Oggi, Giornata Mondiale dell’Ambiente 2021, è quanto mai opportuno dare spazio a un’interessante iniziativa in programma per la prossima seduta del Consiglio Comunale di Genova, fissata per martedì 8 giugno alle ore 14. 

Tra le mozioni all’ordine del giorno, c’è anche quella presentata dai consiglieri del gruppo Vince Genova, Marta Brusoni, Carmelo Cassibba e Vittorio Ottonello. Il tema è ‘Piante anti smog’ e, attraverso questo documento che verrà messo in votazione in Sala Rossa, i tre rappresentanti di maggioranza impegnano il sindaco di Genova, Marco Bucci, e tutta la Giunta Comunale “a valutare interventi nelle aree verdi della città già esistenti, laddove per eventuali progetti per la realizzazione di nuove aree, la piantumazione di alberi e piante che assorbano più agenti inquinanti per il miglioramento della qualità dell’aria della nostra città”. 

È un argomento molto sentito, e i tre consiglieri lo spiegano bene nel testo della loro mozione. Secondo Brusoni, Cassibba e Ottonello, “tutte le metropoli europee che si sono dimostrate concretamente sensibili al tema ambientale hanno preso coscienza della necessità di dotarsi di una ‘barriera protettiva’ contro l’inquinamento atmosferico incrementando e preservando il patrimonio arboreo sul proprio territorio, in maniera uniforme in centro e in periferia”.  

Inoltre, sostengono gli esponenti di Vince Genova, che è la lista civica del sindaco Marco Bucci, “secondo gli studi dell’American Forestry Association, un albero di circa venti metri di altezza può assorbire ogni anno circa mille grammi di particolato. E poi, secondo i calcoli di Coldiretti, cinquemila piante in un anno assorbono 228 chili di Pm 10: pari alle emissioni di oltre mille macchine che percorrono ventimila chilometri in dodici mesi”. 

Brusoni, Cassibba e Ottonello ricordano che “l’inquinamento atmosferico è una delle principali criticità ambientali, responsabile nel mondo di oltre tre milioni di morti premature ogni anno. Nove persone su dieci sono esposte a livelli di inquinamento troppo elevati e l’Europa non fa eccezione, con più di mezzo milione di morti premature ogni anno e danni economici e indiretti, stimati fra 300 e 900 miliardi di euro, tra 2% e il 6 % del PIL comunitario. In questo quadro, l’Italia, con oltre 90 mila decessi prematuri ogni anno a causa delle elevate concentrazioni di tre inquinanti critici - particolato atmosferico, biossido di azoto e ozono - presenta tassi di mortalità più alti delle altre principali economie europee: oltre 1.500 decessi prematuri per milione di abitante, contro una media dell’Unione europea di poco più di mille decessi prematuri”.  

Nel Rapporto Annuale di Legambiente del 2019 si rileva, quindi, che “sull’inquinamento atmosferico delle città italiane nel 2018, sono state ventisei le città, ovvero circa un capoluogo su quattro, a oltrepassare il limite quotidiano del Pm 10, che non andrebbe per legge superato per più di 35 giorni l’anno: e Genova si trova tra queste città. Quindi, alla luce dei dati allarmanti per la salute pubblica causati dall’inquinamento atmosferico, appare, se non indispensabile, quantomeno opportuno contemperare la cura e il miglioramento del verde della città con l’esigenza, non procrastinabile, della lotta all’inquinamento”. 

Gli alberi ci salveranno? Bisogna ripartire da questo punto, per potersi ritrovare in un mondo ambientalmente migliore.

Alberto Bruzzone

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