/ Municipio Ponente

Municipio Ponente | 07 giugno 2021, 13:19

Pegli, le panchine rimosse in piazza Porticciolo saranno ricollocate

L'assessore comunale Pietro Piciocchi prova a chiudere il caso dopo le roventi polemiche. L’assessore municipale Silvia Brocato è stata la prima a dare battaglia: “Avevamo già detto di no come Municipio un anno fa. Speriamo che i tempi ora siano brevi”

Pegli, le panchine rimosse in piazza Porticciolo saranno ricollocate

Le panchine rimosse sulla passeggiata a mare di Pegli, nei pressi del monumento intitolato a Garibaldi e nei pressi del dehor di un’attività commerciale, saranno al più presto riposizionate, dopo esser state ritinteggiate.

È quanto ha assicurato l’assessore comunale ai Lavori Pubblici, Pietro Piciocchi, provando a chiudere una volta per tutte le polemiche che sono seguite a questa inopinata rimozione.

Inopinata perché il Municipio VII Ponente ha sempre dato parere contrario, a cominciare da un anno fa; inopinata perché in questo ultimo frangente l’ente più prossimo al territorio non era stato minimamente informato; inopinata perché si tratta di panchine molto utilizzate dalla cittadinanza, anche perché nei pressi di una fermata degli autobus parecchio servita dalle principali linee che attraversano la delegazione del Ponente genovese.

Qualche giorno fa, al posto delle panchine verdi sono comparsi i coni rossi e bianchi dei lavori in corso, e subito si sono scatenate le polemiche, sui social network e non solo. Perché è giusta e sacrosanta la decisione da parte del Comune di Genova di non far pagare il suolo pubblico ai dehors, vista la difficile congiuntura economica delle attività commerciali, specie quelle legate alla somministrazione, causa virus e relative limitazioni; ma poi questi dehors vanno gestiti e non possono diventare una ‘giungla’, specie a scapito dell’arredo urbano e del pubblico utilizzo degli spazi, che come concetto di fondo, ma anche giuridico, deve restare la priorità.

Quindi bisognerebbe armonizzare il più possibile, e invece ci sono moltissimi dehors che proprio ‘non si possono vedere’. Come non si può vedere l’assenza di due panchine che sono sempre state utilizzate. Ecco perché verranno riposizionate, e in questa vicenda è da rimarcare il ruolo prezioso svolto dal Municipio VII Ponente, in particolare dall’assessore municipale Silvia Brocato, che è stata la prima a dar battaglia e a scrivere alla Giunta Bucci, poi seguita dalle iniziative di alcuni consiglieri comunali.

Silvia Brocato ricorda che “tre anni fa, quando il Covid non s’immaginava neanche, la minoranza di destra in Municipio promosse una mozione per chiudere il sottopasso dalla statua di Garibaldi e per consentire al bar di collocare un dehors che occupasse tutta la zona. La risposta del Municipio fu negativa, pertanto le ipotesi ‘patetiche’ secondo le quali i cattivi vogliano impedire la rinascita delle attività commerciali sono rispedite al mittente. Ora speriamo che la ricollocazione avvenga in tempi rapidi”.

A prendere posizione, sempre dal Partito Democratico, anche il consigliere comunale Alessandro Terrile: “A Pegli, in piazza Porticciolo, sono sparite le panchine, per fare spazio ai tavolini di un bar. Un tentativo era già avvenuto l’anno scorso, ma poi grazie all’intervento del Municipio Ponente le panchine restarono al loro posto. Da pochi giorni sono state smontate definitivamente. Non c’è dubbio che, vista la particolare situazione che stiamo vivendo, è necessario agevolare i locali pubblici con la concessione di spazi esterni. Ma ha davvero senso arrivare a smantellare le panchine pubbliche? E il principio vale per tutti, dovunque, o solo per qualcuno a Pegli? Ho presentato un’interrogazione alla Giunta”.

Se ne parlerà molto probabilmente domani in Consiglio Comunale, visto che analoghe iniziative sono state intraprese anche da Lorella Fontana della Lega e da Mauro Avvenente di Italia Viva. Intanto, però, sembra prossima la soluzione.

Caso chiuso? Si spera di sì, anche se va pur detto, a onor del vero, che non si tratta dell’unico caso di panchine rimosse in delegazione, per far spazio ai dehors dei bar. Ci sono almeno altri due esempi, uno nuovamente sul lungomare e uno nelle vie interne. In questo caso, le polemiche non si sono accese perché altre panchine sono state mantenute e non c’è stata una rimozione completa.

Comunque vada a finire, questo dimostra, se ancora ce ne fosse bisogno, un fatto molto semplice: che non è possibile bypassare, neppure in decisioni ‘minime’, chi ha una profonda conoscenza del territorio, e che al contrario le scelte fatte dall’altro senza interfacciarsi con chi di dovere portano a pasticci, arrabbiature, mal di fegato e mal di pancia (il caso del campo da street basket in Villa Doria evidentemente non ha insegnato nulla). E tutto questo non fa bene a nessuno, neppure alle attività commerciali stesse.

Alberto Bruzzone

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A APRILE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

Telegram Segui il nostro giornale anche su Telegram! Ricevi tutti gli aggiornamenti in tempo reale iscrivendoti gratuitamente. UNISCITI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium