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Municipio Media Valbisagno | 08 giugno 2021, 07:10

San Gottardo, i Giardini Marsano rivivono grazie agli studenti dell’Istituto Comprensivo Staglieno

Nuove panchine e un murales per dare colore all’area. Un lavoro realizzato dagli studenti delle scuole medie dell’Istituto comprensivo Staglieno che hanno partecipato con la Cooperativa Agorà al progetto Codice

San Gottardo, i Giardini Marsano rivivono grazie agli studenti dell’Istituto Comprensivo Staglieno

Hanno ridipinto le panchine di verde, rosso e arcobaleno, sistemato la rete che circonda il campo da calcetto e la loro visione di area verde diventerà un murales realizzato dallo street artist Shentwo.

Grazie agli studenti di quattro classi delle scuole medie dell’Istituto Comprensivo Staglieno e la collaborazione con le associazioni e i giovani del territorio, i Giardini Marsano a San Gottardo ritroveranno un nuovo volto. È uno dei lavori svolti dagli alunni all’interno del progetto Codice (Connessioni di Comunità Educanti) in Media Valbisagno.

Un progetto di sistema per il contrasto della povertà educativa nell’area metropolitana di Genova, nato dalla collaborazione tra enti del privato sociale, otto istituti scolastici Comprensivi, quattro Comuni (Genova, Arenzano, Rapallo, Sori), Regione Liguria e Alisa.

Nella Media Valbisagno ha preso il via a marzo 2019 ed è gestito dalla Cooperativa Agorà che ha coinvolto in tutto 160 studenti delle scuole medie dell’Istituto Comprensivo Staglieno. La pandemia non ha fermato l’iniziativa ma gli ha dato una nuova struttura:

“Prima dell’arrivo del Covid e del primo lockdown abbiamo fatto laboratori in orario scolastico, nelle classi, parlando di emozioni, gestione del conflitto e orientamento scolastico. Con la pandemia abbiamo svolto laboratori di supporto scolastico e abbiamo aiutato i ragazzi nella didattica a distanza aiutandoli a preparare esami e interrogazioni. Rientrati a settembre, oltre all’attività legate alle emozioni e allo studio che abbiamo svolto nelle sedi che la cooperativa ha in zona, abbiamo fatto un lavoro sul territorio, individuando insieme ai ragazzi un giardino della zona in cui svolgere un intervento di rigenerazione urbana per il recupero del bene comune, altro obiettivo del progetto”, spiega Debora Fazio di Agorà e referente territoriale per la Media Valbisagno del progetto Codice.

Ad essere coinvolto in questo progetto di rigenerazione urbana non solo gli studenti che hanno scelto l’area e realizzato i disegni che Shentwo reinterpreterà in un murales che realizzerà entro l’estate, ma anche l’area tecnica del Municipio, che ha procurato i materiali necessari per sistemare l’area verde, il comitato che si occupa dei giardini e dai ragazzi del Centro Educazione al Lavoro ‘Arianna’ e altri ragazzi del territorio tra i 15 e i 20 anni.

Un lavoro condiviso e di connessione in cui la scuola è uscita fuori dalle classi per farsi parte attiva nella tutela e valorizzazione di un bene comune, insieme ad altri giovani e adulti che già se ne occupano o lo vivono. Uno scambio che vedrà il culmine a luglio, quando “nel campetto organizzeremo un torneo di calcio per promuovere l'utilizzo coretto di questo bene, mettendo al centro i ragazzi e quello che amano fare”.

A circondare il gioco le panchine ridipinte dai giovani che non solo solo verdi, ma anche una rossa, contro la violenza sulle donne e una arcobaleno a sostegno dei diritti  LGBQT+ e contro ogni forma di discriminazione. Un lavoro che ha visto il coinvolgimento anche dei docenti che sono andati ai giardini per vedere il lavoro dei ragazzi e lo spazio dove nascerà il murales.

“Il laboratorio sui beni comuni è stato un modo per far capire ai ragazzi cosa vuol dire occuparsi di un bene che è di tutti, accrescerne il rispetto e il senso di responsabilità”, spiega Fazio. E se questa è stata la parte che ha portato una ventina di giovani fuori dalle classi, per i 160 studenti il lavoro è stato anche di supporto scolastico:

“Parallelamente abbiamo svolto due laboratori di orientamento al metodo di studio, un altro per connettere scuola-famiglie-territorio, per un lavoro più specifico con i ragazzi nell’apprendimento e infine uno sulle emozioni”. Quelle emozioni che durante la pandemia sono state spesso sospese: “Da questo laboratorio è venuta fuori tanta tanta tristezza - racconta Fazio -: le difficoltà economiche, la perdita del lavoro, la mancanza dell’incontro: è stato un laboratorio molto forte”.

Ma oggi l’emozione è anche quella di rendere ancora più bella e vivibile un’area verde che sarà di tutti.

Rosangela Urso

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