Il rapporto con il cibo è cambiato nel tempo, ma come mangiare in modo sano? Ci sono tantissimi alimenti a disposizione anche se nell’ultimo periodo sembra che ci sia una sensibilità maggiore ad alcuni, che emerge da un giorno all’altro.
La spesa ripetitiva, le cotture che sono sempre uguali e le composizioni già pronte non fanno altro che rendere le persone adagiate con un equilibrio che man mano si spezza. Ma come fare per mangiare in modo sano? Ecco qualche consiglio e curiosità sull’argomento.
Rapporto tra cibo e abitudini alimentari
La grande ricchezza di alimenti che ci sono in natura andrebbero sfruttati e ben calibrati nel corso di una giornata. Basta pensare alla varietà di cereali presenti come mais, frumento, avena, riso, orzo, segale, farro e kamut passando agli pseudo cereali come chia, quinoa, grano saraceno e amaranto.
Nonostante questo a tavola ci sono sempre gli stessi ingredienti senza considerare alti elementi che possiedono nutrimento di alta qualità. Nella maggior parte dei casi si tende a considerare sempre il grano, il kamut e il farro.
Ma non è tutto, infatti anche tra i semi oleosi si considerano sempre gli stessi eppure in natura ci sono arachidi, pistacchi, pinoli, noci brasiliane, pechan, nocciole, mandorle e tantissimi altri ancora.
La monotonia passa anche dal condimento dei vari alimenti, infatti si predilige la salsa di pomodoro con formaggio grattugiato arrivando alla panna o besciamella. All’interno di un supermercato, basta farci caso, ci sono delle disposizioni particolari all’interno degli scaffali con le scelte cromatiche identiche che catturano l’attenzione del consumatore. La spesa comoda è un vantaggio ma l’effetto collaterale è quello di utilizzare stesso cibo e stessa marca, senza mai cambiare.
Come migliorare il rapporto con il cibo?
Ma è possibile migliorare il rapporto con il cibo e spingersi oltre a quella che è la comfort zone? I professionisti del settore consigliano:
Mantenere sempre una curiosità attiva, cucinando nuovi primi piatti diversi dai soliti o cambiando semplicemente una marca di biscotti. Dare precedenza agli alimenti integrali con una qualità degli ingredienti che possono essere miele, cacao, nocciole e uova. Per i primi piatti attenzione sempre alla composizione che sia di un cereale naturale (preferibilmente integrale).
Anche i sapori devono variare continuamente evitando la noia a tavola. I primi possono avere un’ampia scelta associando i legumi che possono trasformare un semplice piatto in qualcosa di ottimo: lenticchie, piselli, ceci dentro una insalata mista oppure con riso e pasta. La sera perché non assaggiare una crema calda oppure una zuppa leggera? Per i più esigenti si può anche scegliere una cottura al vapore oppure in forno, inventando qualcosa di nuovo. Da non dimenticare la frutta e la verdura, alcune varietà possono essere anche amare sino a quelle più dolci, ideali per ogni tipo di ricetta.
La varietà si basa anche sugli elementi da assimilare. Infatti una ripetitività nutrizionale non è corretta perché, con l’andare del tempo, si farà fatica a digerire gli elementi. Se prima un alimento poteva essere tra i preferiti, oggi si può far scattare una sensibilità particolare sfociando in un disturbo difficile da arginare.