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Politica | 26 luglio 2021, 16:08

Ponte Morandi, Toninelli: "La costituzione di parte civile al processo significa dare voce a tutta Genova" (FOTO)

Così l'ex ministro alle infrastrutture che ha partecipato alla conferenza stampa convocata dal M5S di Genova che è tornato a chiedere al Comune la costituzione di parte civile al processo sul crollo del ponte

Ponte Morandi, Toninelli: "La costituzione di parte civile al processo significa dare voce a tutta Genova" (FOTO)

“Il Comune di Genova vuole portare o no i genovesi nelle aule del processo per garantire loro la giustizia che meritano o intende tenerli fuori, negando loro la possibilità di vedersi risarcire per l’immane tragedia che ha colpito la nostra città nel 2018? Davvero Bucci intende continuare con questa pantomima dell’inammissibilità della nostra mozione e poi del successivo Odg? La mozione del MoVimento 5 Stelle langue in attesa di approdare in Sala rossa da ormai due mesi. Perché? E perché il Comune preferisce una trattativa separata con Aspi? La presa di posizione del sindaco Bucci è incomprensibile. In merito all’ostruzionismo del sindaco e del presidente del consiglio comunale, abbiamo anche chiesto un incontro con il Prefetto: riteniamo che non sia rispettato il regolamento del Consiglio relativamente alla calendarizzazione dei documenti depositati”.

Così, il Gruppo consiliare del M5S Genova, che venerdì scorso ha anche depositato la richiesta di convocare urgentemente un Consiglio straordinario e monotematico al fine di intraprendere un percorso condiviso sull’opportunità che il Comune di Genova si costituisca parte civile nel procedimento penale istituito in relazione al crollo del Ponte Morandi, avanzando la richiesta risarcitoria per i danni subiti in conseguenza del tragico evento nei termini temporali e nelle modalità previste dalla legge. In merito, i pentastellati rimarcano: “Ricordiamo che, statuto alla mano, su richiesta di un quinto dei consiglieri o del sindaco, il presidente è tenuto a riunire il Consiglio in un termine non superiore a 20 giorni, inserendo all’ordine del giorno gli argomenti richiesti”.

Stando al parere legale degli esperti di diritto penale e amministrativo interpellati, i consiglieri comunali aggiungono: “Non esercitare la facoltà di costituirsi parte civile all’udienza preliminare comporta più di un rischio concreto: tra tutti, quello di perdere irrimediabilmente questa facoltà nei confronti di tutti quegli imputati che dovessero optare per riti alternativi (rito abbreviato, patteggiamento, ecc.). Poiché una parte degli imputati ha chiesto di sottoporsi a interrogatorio o di depositare memorie difensive, questi potrebbero optare per il rito abbreviato, che può essere richiesto fino all’udienza preliminare e non oltre”.

“Rimandare dunque la decisione circa l’opportunità di costituirsi parte civile all’udienza dibattimentale, tralasciando completamente la fase preliminare comporta, dunque, in sostanza, una rischiosa abdicazione dai propri diritti. Se il Comune di Genova non si costituisse prima del 15 ottobre rischierebbe di non potersi rivalere sugli imputati che dovessero scegliere il rito abbreviato: tra questi, con buona probabilità anche nomi molto importanti. Urgente quindi convocare il Consiglio monotematico in tempi brevi per affrontare la questione: lo dobbiamo ai genovesi e ai famigliari delle vittime”, concludono i consiglieri pentastellati.

Il senatore del M5S e Ministro delle Infrastrutture del primo Governo Conte Danilo Toninelli ha ricordato: “Quella di cui stiamo parlando non è solo una questione comunale bensì nazionale: costituirsi parte civile nel processo penale per il crollo del Morandi, significa dare voce a tutta Genova. E non è solo una questione politica: l’iniziativa comunale non riguarda solo gli interessi del M5S, ma quelli di tutti. Come giustamente rilevato dagli avvocati nella loro relazione, non c’è alcuna ragione plausibile tecnica giuridica e, aggiungo io, umana che possa giustificare la mancata costituzione di parte civile del Comune al processo in rappresentanza dell’intera comunità. Non costituendosi, Genova ha solo da perderci e a perdere sarebbero i genovesi. Non costituendosi, Bucci farebbe una precisa scelta politica contro gli interessi dei genovesi. E questo non è giudizio politico, ma giuridico”.

Dello stesso parere anche il capogruppo regionale Fabio Tosi, primo firmatario di una mozione per impegnare anche la Regione a costituirsi parte civile nel procedimento penale istruito in relazione al crollo del Ponte Morandi. “Concordo con il ragionamento di Danilo Toninelli: questa non deve essere una battaglia politica, bensì una battaglia per difendere i cittadini genovesi, che si aspettano questo passaggio sia da parte del Comune che della Ragione. Con le nostre mozioni mettiamo Bucci e Toti davanti a un bivio: o si sta con i cittadini o si sta con Aspi. Le dichiarazioni del governatore le ricordiamo bene: “il ponte dovrà essere ricostruito da Società Autostrade”, aveva infatti commentato nelle settimane successive alla tragedia. Eppure, anche la nostra mozione in Regione giace nel dimenticatoio. Regione in merito ha tempo fino al 3 agosto, per calendarizzarla: dopodiché, capiremo se Toti sta dalla parte dei cittadini o dalla parte di Aspi”.

“Da cittadino, e non da politico, non essere rappresentato nel processo rappresenterebbe anche un danno morale e d’immagine. Non stiamo parlando solo di soldi, ma del riconoscimento civile di una città ferita”, ha infine aggiunto il deputato del M5S Roberto Traversi.

Comunicato stampa


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