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Municipio Centro Ovest | 17 agosto 2021, 17:10

Villa Rosazza, il declino di un gioiello della città

Degrado, abbandono e incuria: Lorella Fontana (Lega) scrive un’interrogazione all’assessore comunale Pietro Piciocchi, che assicura gli interventi ordinari, mentre per la cascata d’acqua serviranno ulteriori verifiche

Villa Rosazza, il declino di un gioiello della città

C’era una volta Villa Rosazza a Sampierdarena. C’era perché l’edificio, ma soprattutto il parco esterno, giacciono in una condizione di estremo degrado, tra abbandono, incuria e alcuni pesanti malfunzionamenti. Ed è un vero peccato, perché la zona era tornata a un livello molto buono dopo alcuni interventi negli anni scorsi: soldi pubblici spesi, che evidentemente non sono bastati a far sì che non si tornasse più indietro.

A chiedere lumi sulla questione, nei giorni scorsi, è stata la capogruppo della Lega a Palazzo Tursi, Lorella Fontana, che proprio su Villa Rosazza ha rivolto un’interrogazione con richiesta di risposta scritta all’assessore comunale ai Lavori Pubblici, Pietro Piciocchi.

Nel testo del suo atto, il numero 105/2021, Lorella Fontana osserva che “purtroppo, oggi la situazione del parco interno è di pesantissimo degrado: vegetazione ormai fuori controllo e anche pericolosa per chi sceglie di fare un giro nel parco, panchine divelte e comunque vandalizzate e inutilizzabili, scritte ovunque e sporcizia di ogni genere lungo i percorsi. Purtroppo il passaggio di taluni incivili rende improponibile la bellezza di arte e storia che la nostra città potrebbe offrire”.

La consigliera della Lega fa presente che “una miglior cura di tale parco di certo potrebbe riportare la storica Villa oggetto della presente al suo decoro e al suo splendore, ridando altresì pregio alla zona di San Teodoro”. E ricorda come “Villa Rosazza conserva tuttora i caratteri tipici di villa litoranea, edificata tra il mare e il grande parco sul colle retrostante. I terrazzamenti a monte e il grande parco sono rimasti intatti nonostante pesanti mutilazioni dovute alla costruzione della linea ferroviaria Torino-Genova e della strada costiera, sono stati restaurati nel 2015 e oggi sono aperti al pubblico”.

Infatti, “proprio a seguito del restyling del 2015, furono anche riattivate la cascata e le luci che la illuminavano di notte, rendendola davvero uno splendore: peccato che di lì a breve la cascata fu nuovamente interrotta, perché creava infiltrazioni alla chiesa e le luci non erano certificate”.

Nel testo della sua interrogazione, la capogruppo in Sala Rossa chiede “se sia possibile un programma di pulizia e risistemazione del verde degli spazi relativi al parco della Villa; se possa essere adottato un progetto di rimozione delle panchine vandalizzate e loro idonea sostituzione con altre, nonché un intervento di ripulitura da tutte le scritte vandalizzanti presenti; se non sia possibile, per ovviare a rischi continui di vandalismi, l’installazione di telecamere in punti particolarmente critici e, nel caso già presenti, di verificarne l’utilità dei punti in cui sono attualmente”.

Inoltre Lorella Fontana domanda se “a restyling effettuato, si potrà inserire la stessa Villa nella programmazione annuale degli interventi, al fine di mantenerne il decoro. Infine, a fronte degli interventi sopra richiesti, sarebbe molto caratteristico il ripristino della cascata e del complesso di luci, verificando ovviamente se effettivamente le acque creano infiltrazioni presso la chiesa e le luci siano regolarmente certificate”.

A rispondere alla consigliera della Lega, l’assessore Pietro Piciocchi, secondo il quale “gli interventi di pulizia e l’intervento sulla vegetazione e sulle panchine sono stati eseguiti”. Più complesso, invece, tutto il resto del lavoro: “Per quanto riguarda l’attivazione della cascata, non ci risulta che il sistema sia funzionante e verrà verificata la possibilità di eventuali opere di restauro. Quanto alla valorizzazione dell’area, vi sono notevoli problemi di accessibilità e la presenza di spazi molto ridotti, residuali rispetto all’edificato. Il Municipio sta valutando iniziative per un maggiore uso dell’area”. Il tema del verde e del decoro dei parchi pubblici continua a tenere banco, e i fronti aperti in città, purtroppo, sono moltissimi.

Alberto Bruzzone

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