Pioggia record a Rossiglione, sopralluogo di Giampedrone: "Priorità togliere dall'isolamento gli abitanti" (FOTO e VIDEO)

Dopo il sopralluogo di ieri nel savonese, l'assessore regionale alla protezione civile Giacomo Giampedrone è stato questa mattina a Rossiglione e a Campo Ligure, dove ha incontrato i sindaci dei comuni più colpiti dall'alluvione di lunedì scorso, quando sulla valle Stura è caduto un quantitativo d'acqua che in altre zone d'Italia cade in un anno. A Rossiglione, soprattutto non si contano i danni dovuti alle frane, che a oggi hanno provocato l'isolamento di 37 persone.

"E' una stima che deve tenere conto delle somme urgenze e dei danni strutturali, - ha detto Giampedrone - e quando dico danni strutturali mi riferisco sia alle cose pubbliche che alle attività produttive private. E' una stima per ora sommaria rispetto ai sopralluoghi che stiamo facendo, che si aggira solo per le somme urgenze a 10 milioni di euro. In questo momento stiamo lavorando perché si tolgano dall'isolamento quelle persone che sono in condizioni di criticità dopo l'emergenza appena trascorsa. Questa è la priorità insieme a una serie di interventi di ripristino delle normali condizioni di vita che fa parte di questo pacchetto emergenziale, e tutto insieme costituirà la relazione nella quale chiederemo lo stato d'emergenza e di calamità al governo".

Rossiglione sarà inclusa nell'elenco dei comuni che riceveranno i fondi per lo stato di emergenza insieme ad altri comuni della valle Stura e della parte alta del savonese. "Il quantitativo - continua l'assessore - è veramente imponente, e sottolineo il dato che non si sia fatto male nessuno. Con 900 millimetri d'acqua in oltre sei ore, un record nazionale, è veramente molto importante che nessuno si sia fatto male". Sui tempi di ripristino della viabilità dopo la frana tra Rossiglione e Tiglieto, Giampedrone aggiunge: "Nel pomeriggio di oggi e nella giornata di domani faremo incontri con i tecnici della città metropolitana e delle province perché vogliamo dare alcune risposte puntuali su queste arterie che sono fondamentali anche per noi che gestiamo l'attività di protezione civile, e metterli da parte rispetto ai temi che tratteremo con il governo, cioè finanziarle se possibile con fondi regionali".

Alla domanda su cosa dovrebbe cambiare per invertire la tendenza di questi eventi sempre più frequenti, Giampedrone risponde: "Dovrebbe piovere di meno, o piovere questa quantità nei tempi giusti. Io credo che bisogna far capire a tutti che non siamo di fronte a eventi normali. Negli ultimi sei anni abbiamo una ripetitività di questi eventi forti in così poco tempo e in territori molto ristretti che ci deve far capire che c'è un tema molto più ampio, quello dei mutamenti climatici, di eventi non affrontabili con la normale manutenzione, piuttosto che con gli interventi strutturali. Io nei rapporti con il dipartimento nazionale rispetto al tema protezione civile non posso dire assolutamente nulla perché in tutte le emergenze abbiamo sempre collaborato e già nella mattina di sabato e domenica ero in contatto con il capo dipartimento per tutte le necessità di cui abbiamo bisogno".