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Municipio Ponente | 22 novembre 2021, 16:30

Pegli, Villa Rosa torna al suo antico decoro grazie ad un esercito di volontari (FOTO)

Quindici persone sabato scorso si sono armate di pale, rastrelli, sacchi dell’immondizia, guanti e buona volontà andando a colmare le ormai inaccettabili carenze dell’ente pubblico

Pegli, Villa Rosa torna al suo antico decoro grazie ad un esercito di volontari (FOTO)

L’aspetto più surreale e grottesco di tutta questa vicenda, l’aspetto che rasenta la barzelletta, ma che purtroppo non fa per niente ridere, è che un gruppo di cittadini pegliesi per poter ripulire Villa Rosa, il parco frequentato dai loro figli e dove si trova uno dei plessi dell’Istituto Comprensivo Pegli, ha dovuto fare una lunga trafila per chiedere il permesso alla pubblica amministrazione, e neppure è stato un iter breve.

In soldoni: anche per fare i volontari occorre l’autorizzazione, anche per andare a colmare le non poche lacune del servizio pubblico e riportare Villa Rosa a un aspetto che non vedeva almeno da dieci anni.

C’è di bello che queste persone non si sono scoraggiate di fronte alla trafila burocratica, c’è di bello che l’obiettivo di tornare ad avere un parco degno di questo nome ha prevalso su tutti gli altri. Però c’è anche di brutto, perché ci si chiede dove siano andati a finire gli addetti ai lavori di Aster, come sia stato possibile lasciar andare un ambiente urbano così frequentato a una tanto pesante situazione di degrado, con il fango alto diversi centimetri, i tombini completamente tappati, fogliame dappertutto, spazzatura sparsa ovunque, recinzioni divelte, ringhiere pericolanti, un senso di completa insicurezza in una zona che, al contrario, dovrebbe esser doppiamente guardata, visto che ospita una scuola elementare.

Quanto meno non bisognerebbe impantanare nella burocrazia e nelle scartoffie chi ha ancora voglia di sostituirsi, gratuitamente, a chi è regolarmente pagato per (non) fare il proprio lavoro. Ora che Villa Rosa è tornata a una situazione di decoro, bisogna andare avanti su questa strada e svolgere quelle opere strutturali che solo l’ente pubblico può garantire: come una corretta e radicale pulizia delle caditoie, un controllo di tutte le condutture, una ricognizione di tutto il recinto esterno, un investimento sulle strutture sportive che si trovano all’interno. Resta quindi validissimo l’appello lanciato sulla piattaforma Change.org, a questo indirizzo: https://www.change.org/p/asslavoriemanutenzioni-comune-genova-it-salviamo-il-parco-di-villa-rosa-dal-degrado-6d807070-b31c-418c-9b75-5b3fda2dfe48.

I cittadini hanno fatto la loro, e non c’è alcun dubbio, perché si vede a occhio. Lo hanno fatto sabato mattina: i genitori dei bambini che frequentano la scuola elementare, più qualche altro volontario, si sono armati di pala, di rastrelli, di guanti, di sacchi per la spazzatura e soprattutto di tanta buona volontà. Una quindicina in tutto, una squadra che è entrata in azione al mattino e si è fermata solamente all’ora di pranzo, quando l’ultima foglia è stata raccolta, quando l’ultimo sacco dell’immondizia è stato portato via. Particolarmente importante il lavoro sulla piazzuola più bassa, quella che ormai era completamente invasa dal fango visto che le caditoie non funzionano e, quando piove, l’acqua finisce per depositarsi tutta in questa porzione di parco. C’è solo da rimarcare che adesso l’intervento da parte dell’ente pubblico dovrà essere repentino, altrimenti entro breve si tornerà alla situazione di prima e tutto questo sforzo sarà stato vano.

Se chi di dovere prendesse solo un briciolo di esempio dall’energia e dallo sforzo collettivo di questi splendidi cittadini, forse non ci sarebbe più bisogno di raccontare queste situazioni. E magari neanche di scrivere mail su mail per chiedere il permesso di pulire un parco urbano, andando a mitigare, ma in un certo modo anche ad amplificare, le inadempienze altrui.

Alberto Bruzzone

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