"Oggi Acciaierie d’Italia all'interno del perimetro dello Stabilimento, nella Scuola Siderurgica, alla presenza del suo A.D, con esponenti di Confindustria Genova e di Regione Liguria presentano per l’ennesima volta il piano per l’assunzione di 20 'meccatronici'. Piano già illustrato in Fabbrica al quale la Direzione evidentemente vuol dare un risalto mediatico". A scriverlo sono i lavoratori della Fiom di Acciaierie d'Italia
"Ne siamo lieti ovviamente, ma ci chiediamo se è di operazioni mediatiche che abbiamo bisogno? Eravamo presenti all'incontro al MISE ed abbiamo assistito ad un progetto 'fantasy' in 10 anni e con presupposti incerti.
In questo contesto ci preme rendere noto come si vive all'interno della fabbrica:
- mancanza cronica di pezzi di ricambio per il parco mezzi che è ridimensionato
- le gru sui moli sono al 60% inutilizzabili
- il ciclo latta versa in condizioni precarie
- i locomotori interni deragliano in continuazione per le condizioni dei binari
- carenza dei bus interni
- la Zincatura 5 è compromessa nel funzionamento da un problema di bradisismo sotterraneo
- i riscaldamenti negli uffici non funzionano
- frequentemente le linee di produzione sono cannibalizzate dei pezzi di ricambio da usare su altri impianti
- continuiamo a utilizzare la cassa integrazione ordinaria con un boom del mercato siderurgico.
- l' accordo sindacale del 6.9.2018 di fatto e' disconosciuto ( 3% , lavoratori Ilvain AS, ecc...)
Questo è un parziale elenco dei problemi di uno Stabilimento in cui da troppi anni mancano investimenti e ripetiamo che serve tutto tranne che operazioni mediatiche!!!
Così non si può andare avanti: si presentano piani decennali per Taranto e si lascia morire Cornigliano, con la complicità di Governo e di chi li appoggia, gialli, verdi, rossi o neri che siano.
Adesso basta!
Basta passerelle e chiacchiere, ci vogliono investimenti. Per questo motivo oggi la rappresentanza FIOM di Genova non sarà presente! I lavoratori di Genova non attenderanno oltre".