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Genova | 22 gennaio 2022, 16:28

Il Genova-Roma non vola, Lanterna e Cupolone troppo distanti

Covid e crisi hanno reso problematico lo spostamento in aereo tra il capoluogo ligure e la città del Colosseo; volo che era una sorta di fiore all’occhiello per il Cristoforo Colombo. Prima c’era l’imbarazzo della scelta, ora scegliere è difficile. In alternativa ci sono i treni veloci, ma i tempi di percorrenza restano lunghi

Il Genova-Roma non vola, Lanterna e Cupolone troppo distanti

C’era una volta il Genova-Roma, c’era Alitalia e chi ha il capello imbiancato ricorda persino che c’era Ati, voli nazionali con quotidiano collegamento non solo con la Capitale ma addirittura persino con Milano Linate. C’era una volta... appunto perché poi, nel tempo, è sparita Ati, Alitalia è diventata uno dei tanti carrozzoni italiani che gestiva il Genova-Roma come il Fiumicino-New York. Corto raggio, voli domestici come lungo raggio, quando le maggiori Compagnie europee usavano Compagnie regionali per portare passeggeri ai loro hub principali e quindi trasferirli nel resto del mondo

Alitalia ci provò con Minerva che, proprio a Genova, finì in mare con un aereo, facendo naufragare (quanto mai verbo appropriato) il progetto, ricordando con grande tristezza che l’incidente causò pure dei morti. Amarcord che affonda i piedi nel secolo scorso. Venendo ai giorni nostri, Alitalia, prima della pandemia, aveva in operativo per Fiumicino sei o sette al giorno e, pur senza successo, provò pure a offrire analogo collegamento ma su Ciampino, una compagnia low cost.

Durò poco perché Alitalia assorbiva il mercato con due collegamenti di prima mattina, uno in tarda mattinata e due al pomeriggio/sera. Bel volo, breve e ricco di incontri: politici, imprenditori, persino artisti e cantanti e giornalisti. Certo i costi erano alti e un’andata e ritorno Lanterna-Cupolone arrivava persino a 400 - 500 euro, suscitando comprensibili ire e proteste in chi quella tratta la faceva come prendere il 20 che attraversa Genova da Sampierdarena alla Foce. Aerei con il famoso coefficiente di riempimento (dato essenziale per le Compagnie aeree) sempre abbastanza alto.

Poi venne il Covid che bloccò il mondo e fece ridurre i voli all’essenziale; uno al giorno per qualche tempo con arrivo alle 14 dalla Capitale e ritorno con decollo un’ora dopo da Genova e persino a costi accettabili. Ma con pochi passeggeri causa lockdown e quindi possibilità di viaggiare solo in casi indispensabili. Vaccinata la maggioranza degli italiani, Alitalia è diventata Ita Airways e riaperto in parte il Paese, all’unico volo appena detto se sono aggiunti uno all’alba per Roma e ritorno in tardissima serata. Tuttavia in questo periodo, almeno a giorni alterni, è sparito pure il volo centrale della giornata.

Insomma, la tratta più trafficata del Colombo pare essere diventata una mini tratta, con unica consolazione prezzi abbastanza popolari, salvo si voglia viaggiare in ‘Superior’ che costa il doppio. Ma per 55 minuti di volo ne vale la pena? Insomma per chi deve andare a Roma da Genova e ritorno è diventato tutto difficile, a conferma che la nostra città non ha poi tutti i torti a sentirsi ai confini dell’impero. Certo c’è la pandemia, ma proprio per questo chi si muove lo fa perché deve; non si può sottrarre e quindi forse meriterebbe un servizio adeguato, tenendo conto che già la nostra grande città non ha mai avuto collegamenti con il resto d’Italia (che non è proprio di dimensioni simili agli Usa) particolarmente efficaci.

Tornando al discorso Roma, c’è l’alternativa del treno, ma anche in questo caso non siamo al top con i collegamenti, visto che su rotaia il tempo minimo per il viaggio si attesta sulle 5 ore. Quando i vari treni veloci collegano Roma e Milano in 3 ore. E tale rapidità diventa utile anche a chi viaggia tra la Capitale e la città della Lanterna. Per esperienza personale fare questa sorta di mezzo giro d’Italia sembra meglio che usare un treno diretto tra Genova e Roma. Meglio usare il Frecciarossa che da Termini arriva a Milano Rogoredo (non in Centrale) in 3 ore. Qui, stesso marciapiede, proprio nel binario accanto, c’è la coincidenza con Genova senza attendere molto. E in meno di un’ora e mezza ecco Principe e Brignole. Servizio a bordo eccellente, orari abbastanza rispettati. In attesa che Ita... decolli, il virus ci lasci, l’alternanza treno/aereo è forse la soluzione migliore.

 

Dino Frambati

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