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Genova | 28 febbraio 2022, 17:55

Presentato oggi a Palazzo Tursi “Jazz in the Caruggi” (FOTO E VIDEO)

Da domani, martedì 1° marzo, fino a domenica 6 marzo, per l’ora dell’aperitivo, sei piazze del centro storico (Pollaiuoli, Embriaci, Ferretto, Renato Negri, san Matteo e Giustiniani) si animeranno con note jazz di gruppi musicali genovesi e non solo.

Presentato oggi a Palazzo Tursi “Jazz in the Caruggi” (FOTO E VIDEO)

 

È “Jazz in the Caruggi” la prima delle iniziative realizzate in collaborazione con le associazioni di categoria del commercio nell’ambito della “Movida che vogliamo” del Piano integrato per la rigenerazione del Centro Storico-Caruggi.

Nelle prossime settimane partiranno altre due iniziative che vedranno il coinvolgimento di bar, locali e botteghe del centro storico. La mostra “Luce in bottega” sarà realizzata dai fotografi di Arcipelago 19 e Freaklance, sotto Tegida di Ascom Confcommercio, e le vetrine di alcuni negozi sparsi nei caruggi in display dove raccontare attraverso le immagini il ‘retro bottega delle lavorazioni tradizionali.

Con l’obiettivo di diffondere, soprattutto tra giovani e giovanissimi, la cultura del bere consapevole, nasce Genova Mocktail Week, una settimana di formazione per gli operatori e di degustazioni per il pubblico di cocktail alla moda, ma senza alcol, una nuova tendenza del mixologist, i mocktail. L’iniziativa, in programma ad aprile, vede la collaborazione, con il contributo del Comune di Genova, di Fipe Confcommercio e Confesercenti Genova.

“Le iniziative che stanno per partire fanno parte i un trittico elaborato dalle associazioni del commercio e della somministrazione per dare un’offerta di intrattenimento sano al giovani, e non solo, che frequentano il centro storico -spiega l’assessore al Centro Storico Paola Bordilli -portare la musica con eventi di qualità in alcune piazze che fanno da scenografia naturale ai concerti è un modo per rivitalizzare nostri contestualmente veicolare il caruggi renderli attrattivi o contestualmente veicolare il messaggio che divertirsi si può anche in modo sano e positivo stando nelle regole. Con l’avanzare della buona stagione tanti giovani vorranno vivere delle belle serate in compagnia nei nostri caruggi grazie a questi progetti potremo offrire occasioni di intrattenimento che non puntino sullo sballo, ma sul divertimento e il bere di qualità”.

“Abbiamo avviato una progettualità diffusa con il mondo del terzo settore all’interno del Patto di Sussidiarietà che vede coinvolte ben 54 associazioni del territorio – spiega il consigliere delegato alle Politiche social Mario Baroni – sono antenne nel centro storico che intercettano i bisogni dei ragazzi che frequentano la movida. Stiamo lavorando sia sull’educativa di strada sia su un’offerta durante i fine settimana che crei occasioni di divertimento che non diventino puro sballo con le conseguenze che tutti conosciamo. Sicuramente dallo sforzo di tutti, di chi lavora e di chi vive il centro storico, si potranno ottenere risultati nel tempo che vadano a isolare i fenomeni di mala movida e prevalga il divertimento sano per i giovani”.

“La prevenzione è al primo posto degli obiettivi anche come Polizia Locale impegnata nel centro storico soprattutto durante le serate del fine settimana – spiega l’assessore alla Sicurezza Giorgio Viale – I nostri genti hanno un dialogo continuo con gli esercenti e l’impegno comune è quello di garantire un divertimento sano che non vada in contrasto con le legittime richieste del cittadini. Iniziative che puntino sul bere consapevole e sul divertimento sano si inseriscono nel solco delle campagne di sensibilizzazione che abbiamo avviato e potranno dare gambe a progetti di vera rivitalizzazione dei nostri caruggi”.

“il centro storico ha bisogno di iniziative che lo rendano vivo e attrattivo puntando sulla qualità -spiega il presidente del Municipio I Centro Est Andrea Carratù – i progetti realizzati dalle associazioni di categoria possono rappresentare un punto di partenza importante per mettere al primo posto le nostre eccellenze e la bellezza dei caruggi: concerti, degustazioni e mostre diffuse valorizzeranno la città vecchia che deve diventare un hub naturale delle eccellenze e delle buone pratiche che sappiano coniugare il rispetto per i residenti, i divertimento di chi viene in centro storico per trascorrere una serata in compagnia e chi lavora nel rispetto delle regole”.

“Jazz in the Caruggi” (1-6 marzo, ore 18), Portare la musica di qualità nelle strade e piazze del centro storico coinvolgendo i pubblici esercizi della movida e, al contempo, sensibilizzare il pubblico al consumo responsabile è il senso del progetto “Jazz in the Carruggi” promosso da Assoartisti Confesercenti con il contributo del Comune di Genova, alla sua prima edizione.

“L’idea è semplice: portare i migliori musicisti genovesi a suonare in alcune delle più belle piazze dei nostri amati carruggi e promuovere tra i consumatori, in particolare tra i più giovani, un approccio alfalcol informato e responsabile”, dice Andrea Artioli, direttore artistico di Jazz in the Carruggi.

Coinvolti nel progetto quattro importanti bar della movida- lo Scoretto e la Piccola Birreria Kowalsky di piazza Pollanuoli, la Negroneria Genovese di piazza Embriaci e Zupp di piazza San Matteo – e due ristoranti: l’Enoteca di piazza San Matteo e La Forchetta Curiosa di piazza Renato Negri. Ciascun bar preparerà per l’occasione un cocktail analcolico speciale, mentre i ristoranti provvederanno ai piatti della tradizione ligure. Sia le bevande che i piatti saranno presentati dai gestori in una breve intervista condotta dal giornalista e gastronomo Marco Benvenuto, mentre a Guido Festinese, critico musicale e docente al Conservatorio Paganini, competerà ogni sera la presentazione delle band. A suonare per la prima edizione di “Jazz in the Carruggi” saranno i Carujazz, Marco Tindiglia & Riccardo Barbera, Red Sucker Lake, Bellato Pettigiani Acoustic Duo, Two for Chet ed Esperanto.

Il programma

Martedi 1° marzo, piazza Pollaiuoli

CARUJAZZ

Quartetto nato tra le aule del conservatorio di Genova che ha preso forma nel centro storico della città, tra gli stretti vicoli, i “carruggi” appunto, che ne costituiscono il cuore pulsante. Quattro musicisti – Stefano Bergamaschi alla tromba, Francesco Negri piano, Andrea Di Bella al basso elettrico, Emiliano Matera alla batteria – provenienti da background differenti, uniti dal desiderio di fondere e contaminare il jazz tradizionale degli standard con le forme e i generi che hanno costituito le incarnazioni successive della Black Music: la loro musica unisce quindi jazz, funk e soul, con un pizzico di latin. Il repertorio è composto da arrangiamenti e composizioni originali

Mercoledi 2 marzo, piazza Embriaci

MARCO TINDIGLIA & RICCARDO BARBERA

Un duo che vi saprà accompagnare all’interno di quel mondo musicale che viene definito “jazz europeo: un marchio ricco di sonorità e influenze provenienti da culture di tutto il mondo, una sorta di world music che ha trovato una sua forte collocazione grazie alla casa discografica Ecm.

I brani originali proposti nel concerto sono la prova che la connotazione europea non rispecchia l’identità multiculturale della musica jazz di oggi. Marco Tindiglia e Riccardo Barbera vantano collaborazioni prestigiose tra cui ricordiamo Trilok Gurtu, Andy Sheppard, Beppe Gambetta, Michel Benita.

Giovedi 3 marzo, piazza Ferretto

RED SUCKER LAKE

Band dal suono semplice e minimale in cui ogni strumento porta il proprio contributo senza dominare sugli altri: l’improvvisazione è una parte significativa dello sviluppo delle canzoni la musica è modellata su strutture non convenzionali. Il sound è una fusione di funk, gospell e jazz. La formazione è composta da Massimiliano Rolff al basso elettrico, Luca Terzolo, fender rhodes e keyboards, Mattia Lorenzo Pergolato alla batteria.

 

Venerdì 4 marzo, piazza Renato Negri

BELLATO PETTIGIANI ACOUSTIC DUO

Claudio Bellato e Maurizio Pettigiani fondono le loro peculiarità artistiche e i rispettivi gusti musicali in questo duo complementare e in perfetta sintonia, per un concerto accattivante in cui le improvvisazioni si alternano a parti stabilite e nulla è scontato; il virtuosismo delle chitarre e i colori delle percussioni rendono lo spettacolo trascinante e di forte intensità Chitarra, voce e percussioni, con l’ausilio di varie chitarre, di una stomp box e dell’effettistica elettronica, propongono un viaggio musicale dal delta blues alla sperimentazione, passando dalla musica caraibica al ragtime sino al jazz e a molte altre forme espressive che mostrano il perfetto amalgama dei due musicisti.

Sabato 5 marzo, piazza San Matteo (eccezionalmente ore 19,30)

TWO FOR CHET

Un omaggio di Felice Reggio e Fabio Vernizzi al repertorio di Chet Baker, a partire da brani indimenticabili come “Just friends” e “My funny Valentine”. Trombettista “bakeriano” per eccellenza nel panorama italiano, Reggio studiato approfonditamente la musica e sposato la poetica del grande musicista americano, dal quale ha costruito il suo fraseggio e suono.

 

Domenica marzo, piazza Giustiniani

ESPERANTO

Il progetto Esperanto nasce da un’idea di Luca Falomi, giovane ed eclettico chitarrista, e dalla sua collaborazione con Riccardo Barbera, contrabbassista poliedrico e creativo.

Il legame artistico tra Falomi e Barbera, entrambi compositori di grande sensibilità da sempre interessati alla ricerca sonora e alle contaminazioni musicali, li ha portati a collaborare al rispettivi lavori discografici (“Sober” di Luca Falomi e “Aymara” di Riccardo Barbera) e a comporre insieme materiale originale, frutto di una visione musicale comune, di esperienze artistiche simili e di una naturale sinergia.

A completare l’ensemble Rodolfo Cervetto, batterista di rara sensibilità e creatività, da subito in sintonia con la natura del progetto. Il linguaggio del trio risiede nella musica strumentale d’autore nella quale, proprio come nella lingua Esperanto, s’incontrano idiomi differenti, dal jazz alla world music passando per la musica sperimentale e quella d’avanguardia Melodia e improvvisazione trovano il loro spazio all’interno di composizioni che si distanziano dai cliché e sintetizzano nuovi vocaboli sonori e mondi musicali.

Christian Torri

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