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Politica | 15 marzo 2022, 15:40

Corridoi umanitari, Balleari (FdI): "No a distinguo del politicamente corretto"

Balleari risponde a nome del gruppo consiliare “ci rifiutiamo di porre dei veti a chi è un vero profugo di guerra. Nessuna distinzione per chi deve lasciare la sua patria per sfuggire alla morte”

Corridoi umanitari, Balleari (FdI): "No a distinguo del politicamente corretto"

“Quanto visto oggi in aula mi sembra assurdo e se me lo avessero raccontato non ci avrei di certo creduto – dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Regionale Stefano Balleari – la sinistra ligure vuole distribuire le patenti di idoneità a chi può venire in Italia scappando dalla guerra. Non volevo credere alle mie orecchie”.Oggi in Consiglio Regionale è stato discusso un ordine del giorno di settembre dell’anno scorso in cui la sinistra chiedeva alla Giunta ed al Presidente di tenere alta l’attenzione di Regione Liguria e non solo sulla questione dei profughi afgani e, soprattutto, di garantire corridoi umanitari affinché potesse entrare in Italia chi era stato un collaboratore della nostra missione “cosa che ci trova particolarmente in accordo dato che abbiamo un debito, anche morale, con chi ha lavorato con il contingente italiano contro i Talebani – conferma Balleari –ma i distinguo che vengono dopo sono assolutamente inaccettabili”.

Si perché l’impegno che vuole la sinistra non è per tutti coloro che scappano da una guerra, ma ci sono quelli che hanno più diritto quasi a confermare Orwell nel libro la fattoria degli animali quando diceva che tutti erano uguali, ma qualcuno era più uguale degli altri.“Io non so con che coraggio ci possa mettere davanti a persone che scappano da una guerra e fare dei distinguo assicurando agli uni un ingresso mentre si condannano gli altri a restare a rischiare la vita – spiega Balleari – noi abbiamo appoggiato la decisione della giunta espressa dall’assessore Simona Ferro che ha perfettamente spiegato come fosse ingiusto fare delle discriminazioni dando la patente di libertà sulla base di un pregiudizio politico: per l’assessore e per la giunta sarebbe passato l’ordine del giorno se non ci fosse stato i distinguo applicati dalla minoranza che non solo non condividiamo, ma riteniamo offensivi soprattutto di fronte alla tragedia molto simile che oggi il popolo ucraino sta vivendo. Voglio dire una cosa in maniera chiara e netta visto che sinistra ha detto che noi ci opponiamo perché nel loro ordine del giorno compare la parola LGBT+ non è così! Noi per chi scappa dalla guerra non facciamo distinzione di orientamento sessuale, ma nemmeno differenza di sesso, religione ed razza. Che la sinistra mi risponda in sincerità: avete il coraggio di speculare sulla tragedia di due popoli per un like in più? A parti invertite anche voi avreste fatto la nostra stessa scelta”.

Redazione


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